Il Corso intende analizzare e discutere: 1) le implicazioni filosofiche di una riconfigurazione del senso dell’estetica a partire da una teoria della percezione; 2) la dimensione estetica dei new media; 3) la specificità dei linguaggi dell’arte; la questione dell'ontologia dell'arte.
1) F. Desideri, La misura del sentire. Per una riconfigurazione dell’estetica, Mimesis, Milano 2013.
Limitatamente a: Parte Prima pp. 15-95 e 121-164; Parte seconda pp. 221-276, 279-314 , 331-337.
2) F. Desideri, Il fantasma dell’opera. Benjamin, Adorno e le aporie dell’arte contemporanea, il Melangolo, Genova 2002.
3) W. Benjamin, L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica. Tre versioni (1936-1939), a cura di F. Desideri, Donzelli, Roma 2012.
Solo per gli studenti che non abbiano studiato questa cruciale opera di Benjamin in un Corso di studi triennale
4) N. Goodman, Vedere e costruire il mondo, a cura di A. Varzi, Laterza, Roma-Bari 2008.
5) A. C. Danto, La trasfigurazione del banale. Una filosofia dell'arte, a cura di S. Velotti, Laterza, Roma-Bari 2008.
6) A. Balzola, A. M. Monteverdi, Le arti multimediali digitali, Garzanti 2007, con particolare riferimento alla Prima e Seconda parte (pp.23-448).
Per gli studenti della Laurea Magistrale in "Scienze filosofiche" (6 CFU) il programma è il seguente:
1) F. Desideri, La misura del sentire. Per una riconfigurazione dell’estetica, Mimesis, Milano 2013.
2) N. Goodman, Vedere e costruire il mondo, a cura di A. Varzi, Laterza, Roma-Bari 2008.
3) A. C. Danto, La trasfigurazione del banale. Una filosofia dell'arte, a cura di S. Velotti, Laterza, Roma-Bari 2008.
Obiettivi Formativi
Conoscenze: Acquisizione e sviluppo di concetti relativi alla dimensione estetica dell’esperienza e della comunicazione umana in particolare, mediante l’analisi del rapporto tra pratiche artistiche, new media e linguaggi dell’arte. Primo orientamento rispetto al dibattito contemporaneo sull'ontologia dell'arte.
Competenze: Capacità di orientarsi con competenze concettuali e pratiche nelle questioni relative alle frontiere teoriche e simboliche dell’inedito intreccio tra estetica, arte e comunicazione in una net-society globalizzata ed ipertecnologica.
Prerequisiti
Per la frequenza del Corso e, in ogni caso, per sostenere l’esame, sono presupposte ampie cognizioni di base relativamente all’estetica contemporanea. Per colmare eventuali lacune si consiglia: F. Desideri – C. Cantelli, Storia dell’estetica occidentale. Da Omero alle neuroscienze, Carocci, Roma 2008 (cap. 7, pp. 397-588).
Metodi Didattici
Il Corso oltre alle normali lezioni frontali avrà anche una parte seminariale, con lettura di testi e commenti di opere d’arte.
Altre Informazioni
Titolo del Corso
Estetica dei new media e linguaggi dell'arte
Modalità di verifica apprendimento
L’esame si svolgerà in forma orale.
Programma del corso
Il Corso ha tre principali obiettivi: 1) chiarire le implicazioni filosofiche di una riconfigurazione del senso dell’estetica a partire da una teoria della percezione; 2) analizzare la dimensione estetica dei new media e il suo impatto sulle dinamiche della comunicazione; 3) definire la specificità dei linguaggi e l'ontologia dell’arte a partire dalle differenti posizioni di Nelson Goodman e Arthur C. Danto.
Il rapporto del Corso, nella sua articolazione tematica, con il quadro più generale delle Teorie della comunicazione è offerto dal mettere a fuoco un nuovo sensus communis aestheticus a partire dalla esteticità delle interfacce multi- e ipermediali, come modalità di superamento della differenza concettuale tra oggetti e atteggiamenti.