Insegnamento mutuato da: B005574 - TUTELA DEI BENI CULTURALI Laurea Magistrale in SCIENZE DELLO SPETTACOLO Curriculum PROSMART: PRODUZIONE DI SPETTACOLO, MUSICA, ARTE E ARTE TESSILE
Lingua Insegnamento
italiano
Contenuto del corso
Il patrimonio culturale intorno alla Grande Guerra
Carlo Tosco, I beni culturali. Storia, tutela e valorizzazione, Il Mulino, Bologna 2014.
Salvatore Settis, Paesaggio costituzione cemento. La battaglia per l’ambiente contro il degrado civile, Einaudi, Torino 2010.
Roberto Balzani, Per le antichità e le belle arti. La legge n.364 del 20 giugno 1909 e l’Italia giolittiana, Senato della Repubblica, Archivio Storico - Il Mulino, Bologna 2003, pp. 11-113.
Michela Passini, Martirio e resurrezione di Reims. Dispute novecentesche su una cattedrale, in Arti e storia nel Medioevo, a cura di Enrico Castelnuovo e Giuseppe Sergi, IV, Il Medioevo al passato e al presente, Einaudi, Torino 2004, pp. 571-587.
Fulvio Cervini, La memoria indebolita. Strumenti legislativi e questioni di metodo per tutelare e studiare luoghi e vestigia delle guerre mondiali, in “Intemelion”, IX-X, 2003-2004, pp. 251-277.
Da consultare:
Ugo Ojetti, I monumenti italiani e la guerra, Alfieri & Lacroix, Milano 1917.
Si consiglia di leggere:
De-Tutela. Idee a confronto per la salvaguardia del patrimonio culturale e paesaggistico, a cura di Lorenzo Carletti e Cristiano Giometti, ETS, Pisa 2014.
Bisogna inoltre leggere, a scelta, uno dei seguenti saggi:
Fabrizio Ago, Musei citati. L’idea di museo nella letteratura contemporanea, Felici, Ghezzano 2009.
Antonio Albano, Antonio Lanzaro, Maria Luisa Pecoraro, Legislazione Internazionale e Comunitaria dei Beni Culturali, introduzione di Emilio Pagano, Simone, Napoli 2005.
Carla Barbati, Marco Cammelli, Girolamo Sciullo, Il diritto dei beni culturali, Il Mulino, Bologna 2006.
Mario Bencivenni, Riccardo Dalla Negra, Paola Grifoni, Monumenti e istituzioni, parte I, La nascita del servizio di tutela dei monumenti in Italia 1860-1880, Alinea, Firenze 1987.
Cesare Brandi, Il patrimonio insidiato. Scritti sulla tutela del paesaggio e dell’arte, a cura di Massimiliano Capati, Editori Riuniti, Roma 2001.
Alessandro Coppellotti, Scritti scelti di architettura e di museografia, Edifir, Firenze 2009.
Andrea Emiliani, Leggi, bandi e provvedimenti per la tutela dei beni artistici e culturali negli antichi stati italiani 1571-1860, Nuova Alfa, Bologna 1996 (I ed. 1976).
Daniele Jallà, Il museo contemporaneo. Introduzione al nuovo sistema museale italiano, Utet Libreria, Torino 2000.
Maria Cecilia Mazzi, In viaggio con le muse. Spazi e modelli del museo, Edifir, Firenze 2008 (I ed. 2005).
Il patrimonio culturale in Francia, a cura di Maria Luisa Catoni, Electa, Milano 2007.
Massimo Quaini, L’ombra del paesaggio. L’orizzonte di un’utopia conviviale, Diabasis, Reggio Emilia 2006.
Carlo Ludovico Ragghianti, Il valore del patrimonio culturale. Scritti dal 1935 al 1987, a cura di Monica Naldi ed Emanuele Pellegrini, Felici, Ghezzano 2010.
Andreina Ricci, Attorno alla nuda pietra. Archeologia e città tra identità e progetto, Donzelli, Roma 2006.
Emanuela Rossi, Passione da museo. Per una storia del collezionismo etnografico: il museo di antropologia di Vancouver, Edifir, Firenze 2008 (I ed. 2006).
Simone Verde, Cultura senza Capitale. Storia e tradimento di un’idea italiana, con un saggio di Andrea Emiliani, Marsilio, Venezia 2014.
Teatri storici: dal restauro allo spettacolo, atti del convegno (Ferrara, 1995) a cura di Lidia Bortolotti e Luisa Masetti Bitelli, Nardini, Fiesole 1997.
Un volume a scelta della collana I teatri storici della Toscana: censimento documentario e architettonico, a cura di Elvira Garbero Zorzi e Luigi Zangheri, Giunta Regionale Toscana, Marsilio, Venezia 1990-2000.
Marino Narpozzi, Teatri. Architetture 1980-2005, Federico Motta, Milano 2006.
Orietta Lanzarini, Teatri e luoghi per lo spettacolo, Electa Mondadori, Milano 2008.
In generale, per quanto concerne metodologia e deontologia della ricerca, si consiglia (non solo ai laureandi): Fulvio Cervini, Tesi e malintesi. Piccolo dizionario ad uso dei laureandi, Felici, Ghezzano 2012.
Obiettivi Formativi
Il modulo esaminerà alcuni aspetti della vigente legislazione italiana sui beni culturali, sviluppando in particolare l’analisi dei processi storici che hanno portato alla loro formulazione e le forme di applicazione della normativa sul campo (senza trascurare aspetti specifici dei “luoghi dello spettacolo”). Si insisterà in particolare sulla Prima Guerra Mondiale come momento decisivo di riflessione sulla vulnerabilità del patrimonio culturale, con particolare riguardo all’Italia, nella convinzione che proprio in tempi di crisi debba essere necessariamente più acuta la percezione dell’importanza storico-identitaria di questo patrimonio. Quando l'Italia entra in guerra, da sei ani è in vigore una legge di tutela delle "cose" di interesse storico-artistico, ma i problemi di salvaguardia posti dal conflitto sono affatto nuovi. La guerra elabora poi una memoria iconografica e monumentale che porta nell'immediato dopoguerra a una grande opera (senza precedenti)di musealizzazione e conservazione di siti storici, che trasformò sensibilmente il volto e la memoria del Paese. Dunque si parlerà anche di come le comunità percepiscono e vivono quel patrimonio. Scopo del corso è anche mostrare la specificità del “modello italiano di tutela” nel quadro internazionale e nel suo sviluppo storico. Testo base di riferimento sarà il Codice dei beni culturali e del paesaggio (D. lgs. 42/2004), che verrà diffusamente commentato in aula con particolare riguardo alla lunga tradizione normativa cui fa riferimento. Ma non si dovranno mai perdere di vista le modalità operative della tutela: il taglio del corso non sarà quindi giuridico in senso stretto, quanto piuttosto storico-culturale. Alcuni saggi (o raccolte di scritti) ritenuti esemplari permetteranno di esplorare grandi temi di discussione congeniali alla sensibilità e agli interessi dello studente.
Prerequisiti
Nozioni di storia dell'arte italiana e storia contemporanea, elementi di diritto pubblico e costituzionale.
Metodi Didattici
Lezioni frontali, con proiezione di materiali audiovisivi ed eventuali visite esterne
Modalità di verifica apprendimento
Esame orale
Programma del corso
Il programma trova piena corrispondenza nella bibliografia