Per l’edizione critica delle opere storiche di Bernardo Rucellai: il 'De bello italico'; il 'Bellum mediolanense'.
Il corso intende consentire agli studenti di seguire le tappe dell’allestimento dell’edizione critica di testi umanistici. L’interesse delle opere, la limitata tradizione, la presenza dei codici in biblioteche fiorentine, rendono i testi adatti a presentare tecniche e fasi del lavoro ecdotico, applicando teorie e metodologie filologiche alla concretezza di una ricerca in fieri.
Bernardi Oricellarii ‘De bello italico commentarius […]’, Londini, typis Gulielmi Bowyer, 1724.
Bernardi Oricellarii ‘De bello italico commentarius’, iterum in lucem editus, Londini, typis Gulielmi Bowyer [ma Firenze, Francesco Moücke], 1733.
Bernardo Rucellai, ‘De bello italico / La guerra d’Italia’, a cura di D. Coppini, Firenze, Firenze University Press, 2011.
M.R. Comanducci, ‘Politica e storiografia nella visione di un oligarca fiorentino’, “Annali dell’Istituto Italiano di Studi storici”, XIII (1995-96), pp. 361-400.
M. De Nichilo, ‘Scrivere la storia. Una lettera di Bernardo Rucellai a Roberto Acciaiuoli’, in ‘Il principe e la storia’, Atti del Convegno di Scandiano, 18-20 sett. 2003, a cura di T. Matarrese e C. Montagnani, Novara 2005, pp. 369-396.
A. La Penna, ‘Sallustio e la rivoluzione romana’, Milano, Feltrinelli, 1968 (spec. Pp. 409-431).
W.McCuaig, ‘Bernardo Rucellai and Sallust’, “Rinascimento”, II s., XXII (1982), pp. 75-98.
G.Pellegrini, ‘L’umanista Bernardo Rucellai e le sue opere’, Livorno, Tipografia Raffaello Giusti, 1921.
M.Regoliosi, ‘Riflessioni umanistiche sullo “scrivere storia”’, “Rinascimento”, XXXI (1991), pp. 3-37.
Ulteriori indicazioni bibliografiche saranno fornite nel corso delle lezioni.
Obiettivi Formativi
L'acquisizione di una conoscenza di metodologie e problematiche filologico-ecdotiche in un campo specialistico implica un atteggiamento critico, consapevole e rigoroso nell'affrontare problemi e testi letterari e nel prepararsi non solo al 'mestiere' di filologo, ma a qualsiasi attività intellettuale.
Prerequisiti
Conoscenza della lingua latina.
Metodi Didattici
Lezioni frontali. Esercitazioni seminariali se consentite dal numero degli studenti.
Altre Informazioni
L'uso di strumenti informatici potrà essere opportuno.
Modalità di verifica apprendimento
Esami orali. Valutazione di esercitazioni seminariali, se effettuate.
Programma del corso
Dopo una presentazione dell’autore, del contesto storico, politico e letterario in cui si inquadra la sua opera, si esaminerà la tradizione manoscritta e a stampa dei testi oggetto del corso: il 'De bello italico' è tramandato dal manoscritto Plut. LXVIII 25 della Biblioteca Laurenziana di Firenze, pubblicato in due edizioni settecentesche (Londra 1724 e Firenze 1733) e in una edizione moderna (a cura di D. Coppini, Firenze 2011); il 'Bellum mediolanense' è inedito, tramandato dal manoscritto Magliabechiano XXV 636 della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, esemplare di lavoro dello stesso Rucellai. Una collazione del manoscritto e delle stampe del primo testo mirerà a stabilire il rapporto fra le edizioni, e la relazione di queste col codice Laurenziano; a riconoscere i casi in cui si rendano necessari interventi congetturali; a individuare la possibilità di penetrazione nel testo di varianti d’autore marginali; a mettere in evidenza peculiarità del latino umanistico e relazioni con le fonti classiche; infine alla costituzione del testo critico. L’esame dell’autografo Magliabechiano del 'Bellum mediolanense' consentirà di accostarsi alla concretezza di un testo in costruzione e alla visibile stratificazione di varianti redazionali, e l’opera sarà analizzata anche nel suo rapporto col decimo libro delle 'Historiae florentini populi' di Leonardo Bruni.