A partire da un approccio teorico psicopedagogico allo sviluppo adolescenziale e dalla sua contestualizzazione nella società complessa, saranno analizzate le diverse forme espressive della trasformazione adolescenziale. Obiettivo primario: sviluppare negli educatori una capacità relazionale capace di dare risposte significative ai diversi bisogni e compiti di sviluppo degli adolescenti. Particolare attenzione sarà data alla relazione educativa e alle metodologie di intervento
1 TESTO da scegliere tra i seguenti se interessati ad un approfondimento critico-riflessivo:
- Acone G., Visconti E., De Pascale T., Pedagogia dell’adolescenza, ed. La Scuola, Brescia 2004
- Calaprice S. (a cura di), Paradosso dell’infanzia e dell’adolescenza: attualità, adultità, identità. Per una Pedagogia dell’infanzia e adolescenza, Franco Angeli, Milano 2016
- Crone E., Nella testa degli Adolescenti, ed. Apogeo, Milano 2012
- Massimo Recalcati, Le mani della madre. Desiderio, fantasmi ed eredità del materno, Feltrinelli, Milano, 2015
- Miscioscia D., Miti affettivi e cultura giovanile, Franco Angeli, Milano 2002
- Monniello G., Quadrana L., Neuroscienze e mente adolescente, ed. Magi, Roma 2010
- Morin E., La sfida della complessità, Le Lettere, Firenze 2011.
- Pietropolli Charmet, G., Fragile e spavaldo: ritratto dell’adolescente di oggi, Laterza, Bari 2008
- Slepoj V., L’età dell’incertezza, Mondadori, Milano 2008
- Vegetti Finzi, S., Battistin, A.M. (2000), L’eta incerta, Mondadori, Milano 2000
1 TESTO da scegliere tra i seguenti se interessati ad un approccio maggiormente operativo-metodologico:
- Bonino, S., Cattelino, E., Ciairano, S., Adolescenti e rischio: comportamenti, funzioni e fattori di protezione, Giunti, Firenze 2007.
- Buccolo M. (2013), L' educatore emozionale. Percorsi di alfabetizzazione emotiva per l'infanzia, Milano, Franco Angeli.
- Mannucci A., Collacchioni L. (a cura) (2012), Emozioni, cura, riflessività: valorizzare le differenze per promuovere la formazione di ognuno, Pisa, ETS.
- Moreno C., Parrello S., Iorio I. (a cura di), La mappa e il territorio. Ripensare l’educazione tra strada e scuola, Sellerio ed., Palermo 2014.
- Pietropolli Charmet, G., Giovani vs adulti: come crescere insieme, Aliberti editore, Roma 2012.
- Pietropolli Charmet, G., I nuovi adolescenti: padri e madri di fronte a una sfida, Raffaello Cortina, Milano 2000.
- Riva, G., Nativi digitali: crescere ed apprendere nel mondo dei nuovi media, Il Mulino, Bologna 2014
- Scarcelli C. M. (2015), Intimità digitali. Adolescenti, amore e sessualità ai tempi di internet, Franco Angeli, Milano.
- Tonioni F., Psicopatologia web-mediata. Dipendenza da internet e nuovi fenomEni dissociativi, Springer Verlag, Milano 2013.
Obiettivi Formativi
OBIETTIVI FORMATIVI:
CONOSCENZE: Lo studente dovrà padroneggiare le principali teorie sull’adolescenza, con particolare attenzione alle interpretazioni psico-socio-pedagogiche relative allo sviluppo della personalità, al fine di comprendere il valore che assumono le componenti relazionali e il contesto socio-culturale e formativo di vita, nello sviluppo del soggetto adolescente.
In particolare dovrà essere in grado di:
- Sapere quali sono i principali modelli teorici della adolescenza, con particolare attenzione ai nuovi paradigmi interpretativi psicopedagogici
- Saper analizzare i bisogni e i compiti di sviluppo degli adolescenti nella società di oggi
- Saper analizzare i livelli e le dimensioni educative nel lavoro con gli adolescenti
- Conoscere gli strumenti e le metodologie attive e partecipative per il lavoro educativo con gli adolescenti
- Avere conoscenza delle principali metodologie di ricerca per il lavoro di progettazione e di intervento con gli adolescenti
- Conoscere i fondamenti della progettazione educativa nei contesti di lavoro con gli adolescenti
COMPETENZE:
Le abilità e le capacità attese sono soprattutto sullo sviluppo di competenze del “saper essere”, prima ancora che del sapere e del “saper fare”. Il lavoro con gli adolescenti richiede la capacità di conoscer-si e riconoscere l’alterità e il suo valore, a partire da una consapevolezza della propria modalità comunicativo-relazionale e dal saper creare una relazione con il soggetto in crescita, accogliente e educativamente fondata. Inoltre lo studente dovrà mostrare di saper utilizzare le metodologie educative che originano dalla pedagogia dell’adolescenza e della pedagogia relazionale.
In particolare dovrà essere in grado di:
- Saper agire mostrando una capacità di intervento pedagogicamente fondata
- Saper differenziare le rappresentazioni sociali e culturali dell’adolescenza, dai bisogni evolutivi manifestati dagli adolescenti
- Saper riconoscere gli agiti degli adolescenti secondo il paradigma comunicativo-espressivo e di trasformazione evolutiva
- Saper analizzare pedagogicamente i contesti di intervento educativo e formativo – sia non formali e informali, che formali – rivolti agli adolescenti (case-famiglia, i servizi territoriali finalizzati all'accoglienza di adolescenti e giovani, la scuola)
- Saper progettare interventi educativi e formativi per il soggetto adolescente e per i gruppi di pari, sia in ambito di lavoro non formale, che informale e formale.
- Saper progettare gli interventi secondo la metodologia della ricerca azione partecipativa e dei principali metodi di progettazione qualitativa
- Saper gestire e verificare la progettazione, l’intervento educativo e la sua rimodulazione, sia in termini relazionali che prassico-operativi
Prerequisiti
Quelli previsti dal corso di studi
Metodi Didattici
Le metodologie didattiche sono integrate tra dimensioni teoriche e dimensioni esperienziali, basate sui fondamenti degli apprendimenti cooperativi e partecipativi. Sono previste attività d’aula di tipo attivo e dinamico-relazionali, basate sul modello costruttivista e sui fondamenti della didattica attiva. Saranno integrati momenti di lezione frontale con attività pratiche, utilizzando innovativi metodi didattici per l’apprendimento dei giovani adulti.
Altre Informazioni
Si consiglia la lettura di un manuale di psicologia dello sviluppo
Modalità di verifica apprendimento
La verifica degli apprendimenti consisterà in un colloquio orale durante il quale saranno valutate:
- Le capacità argomentative e di analisi, relativamente ai testi studiati
- Le capacità critiche e riflessive rispetto alle tematiche trattate nei testi di esame
- Le capacità di comprensione delle situazioni reali e la capacità di applicare le teorie attraverso “studi di caso”
- La capacità di padroneggiare le metodologie di intervento educativo
- La capacità di trasferire gli apprendimenti teorici alla propria esperienza professionale o personale.
Agli studenti frequentanti sarà richiesto di realizzare un port-folio degli apprendimenti, che potrà essere oggetto di riflessione durante il colloquio per la verifica degli apprendimenti.
Programma del corso
A partire da un approccio teorico psicopedagogico allo sviluppo adolescenziale e dalla sua contestualizzazione nella società complessa, saranno analizzate le diverse forme espressive della trasformazione adolescenziale. Obiettivo primario: sviluppare negli educatori una capacità relazionale capace di dare risposte significative ai diversi bisogni e compiti di sviluppo degli adolescenti. Particolare attenzione sarà data alla relazione educativa e alle metodologie di intervento.
Le trasformazioni del nostro tempo, alla luce del paradigma della complessità, ci pongono il dovere e la necessità di leggere i processi educativi con occhi nuovi e richiedono che gli educatori siano in grado di comprendere a fondo lo sviluppo del mondo interno dell’adolescente, non confondendo l’effetto delle azioni e dei comportamenti, con la motivazione e la natura espressiva che essi portano con sé. Siamo al centro di un passaggio epocale, dalla società tradizionale alla società complessa, la società ha veloci trasformazioni, ma il mondo degli adulti sembra avere processi di lento cambiamento e di poche attenzioni ai bisogni di sviluppo di bambini e adolescenti, in contesti di vita rivoluzionati rispetto a tempi storicamente recenti.
Molte delle modalità di intervento che negli anni sono state proposte per il lavoro con gli adolescenti non mostrano oggi caratteri di adeguatezza e di significatività per i nuovi adolescenti. La necessità di rileggere in modo destruens le principali rappresentazioni sociali e culturali che hanno segnato le pratiche educative rivolte agli adolescenti, saranno la base per poter meglio comprendere quali sono le necessità degli adolescenti di oggi, i compiti di sviluppo che devono attraversare e i potenziali educativi propri dell’educatore che si misura con questa età della vita. L’adolescenza è indubbiamente un tempo di trasformazione che richiede una profonda capacità di stare nella dimensione relazionale, che sfida ogni capacità e motivazione, che mette in difficoltà anche educatori, insegnanti e adulti in genere e sapere dell’educatore, che mette a nudo ogni aspetto della società in cui si sviluppa, divenendo specchio del passato e prisma del futuro.
I suoi caratteri di “non-reversibilità”, di “catastrofe” evolutiva, di attimi e momenti che trovano il loro limite e potenziale nelle relazioni e nelle esperienze sociali che il soggetto vive durante questo periodo, chiedono all’educatore (e ad ogni adulto), una grande consapevolezza e una profonda maturazione di conoscenze e competenze, prima tra tutte quella comunicato-emotiva e relazionale, ma anche quella metodologico educativa. In un intrecciato rapporto tra teoria e prassi educativa, il lavoro d’aula si svolgerà integrando le lezione frontale con le metodologie di tipo attivo e partecipativo, con un percorso che vuole attivare una capacità riflessiva in grado di sviluppare le diverse dimensioni del sapere, soprattutto nel “saper essere” ancora prima del “sapere” e del “saper fare”.
Durante il corso saranno affrontati i seguenti contenuti:
Crescere in una società “liquida” e “complessa”.
Trasformazioni sociale trasformazione dei ruoli genitoriali: evaporazione della figura paterna e ridefinizione della figura materna.
I fondamenti teorici della pedagogia in relazione alle età dello sviluppo
La costruzione dell’identità e la definizione del Sé: il passaggio dall’infanzia all’adolescenza dei nuovi “nativi digitali”
Affettività e adolescenza: i miti affettivi
Tra relazione educativa e comunicazione emozionale: il corpo come mediatore tra il sé e il mondo.
Il ruolo della comunicazione emozionale dell’adolescente.
La funzione del “rischio” e la ricerca del “senso del limite” in adolescenza: un rapporto complesso con la morte
Le espressioni sofferenti dell’adolescente: quando l’adolescenza diventa disagio sociale
Il lavoro educativo con adolescenti difficili
Le competenze dell’educatore sociale: la progettazione pedagogica degli interventi territoriali. Esperienze a confronto.
Strumenti e metodi di intervento pedagogico in adolescenza