Invernizzi 1987, Dal Tigri all'Eufrate (I), come aiuto per la parte storica: L. Milano, Il Vicino Oriente Antico dalle Origini ad Alessandro, 2012
Obiettivi Formativi
1. Fornire gli strumenti critici per lo Studio dell'archeologia del Vicino Oriente Antico.
2. Fornire gli elementi basilari per la comprensione dei contesti archeologici.
3. Comprendere e interpretare i reperti archeologici da un punto di Vista storico e sociale
Prerequisiti
nessuno
Metodi Didattici
Lezione Frontale, dibattito
Altre Informazioni
Possibile visita al museo archeologico
Modalità di verifica apprendimento
Esame Orale
Programma del corso
Il Corso si svilupperà in tre passaggi principali 1.Introduzione: metodi di ricerca e cronologie nell’archeologia del vicino oriente antico. Questa parte tratta in particolare la storia della disciplina, le metodologie moderne applicate nella ricerca archeologica e gli scopi della ricerca archeologica. Questa introduzione ha lo scopo di fornire la “griglia di riferimento” e gli strumenti critici per lo studio dell’archeologia nel Vicino Oriente Antico
2.Tema: la struttura della capitale durante il secondo millennio negli esempi di Bogaz-Köy, Mari e Ebla. Questa sezione analizzerà la struttura urbana, il suo sviluppo nel tempo, l’organizzazione del palazzo, degli archivi, dei luoghi di culto in modo da evidenziarne le funzioni e le differenze.
3.Applicazione: ricostruzione della società sulla base del contesto archeologico, esempio di Shahr-i-Sokhta. Lo scavo di Shahr-i-Sokhta in Iran ha portato alla luce un contesto urbano perfettamente conservato in conseguenza del violento incendio che distrusse la città, offrendo quindi la possibilità allp studioso di ricostruire il tessuto sociale e le attività quotidiane. Questa ultima parte collegata alla visita al MNAO permetterà di entrare maggiormente in contatto con i reperti archeologici.