Conoscenza dei modelli teorici relativi alla gestione dei conflitti
Conoscenza delle metodologie utilizzate per la gestione dei conflitti in ambito educativo e formativi.
Mediazione dei conflitti e apprendimento di qualità
Gestione/ mediazione dei conflitti in contesti educativi differenti (sport - dialogo interculturale - dialogo interreligioso)
conflitti e educazione alla pace
conflitti e memoria - riflessioni sull'esperienza della Shoah e di altri genocidi -educazione globale
Guetta, Gasperini, Il tempo di riflettere e di apprendere, Aracne, Roma 2017
Rosenberg, Le parole sono finestre oppure muri, Edizioni Esserci, Reggio Emilia, 2003
Buccioni, Palma, Venturi, Mediare le conflittualità. Riflessioni e strategie operative per sviluppare competenze comunicative nella trasformazione dei conflitti, Franco Angeli, Milano 2012
Canuti, Palma, La gentilezza che cambia le relazioni, Franco Angeli, Milano, 2017
Cierpka, Faustlos. Insegnare ai bambini come risolvere i conflitti senza violenza, Koinè, Roma, 2007
Galtung, La trasformazione dei conflitti con mezzi pacifici
Scaricabile da http://serenoregis.wpengine.netdna-cdn.com/wp-content/uploads/2015/12/Johan-Galtung-La-trasformazione-dei-conflitti-con-mezzi-pacifici-web.pdf
Verranno inoltre indicati materiali di approfondimento per i lavori di gruppo. I materiali caricati nella piattaforma moodle del corso e le attività collegate, costituiscono materia di esame
Obiettivi Formativi
saper padroneggiare un quadro organico e interdisciplinare di conoscenze fondamentali
sapere interpretare i contesti cogliendo gli aspetti che caratterizzano, indicano e orientano i conflitti
conoscere i fenomeni di mutamento in atto a livello sociale, tanto locale che globale relativi alle dinamiche che caratterizzano le differenti forme e livelli di conflitto
saper declinare gli indicatori interpretativi relativi ai conflitti all’interno delle questioni interculturali e interreligiose
saper progettare interventi di carattere educativo e formativo fondati sui criteri dell’educazione alla pace
saper esercitare riflessività sull'esperienza pregressa, sapere riflettere in itinere, e prefigurare alla luce di essa possibili ambiti di intervento in rapporto alle azioni svolte e realizzate;
sapere riconoscere le specificità individuali e culturali utili alla costruzione della cultura di pace
saper collegare approcci metodologici dell’educazione alla pace con lo sviluppo della cultura di pace
saper analizzare la complessità sociale e i modelli culturali esistenti
sapere gestire i processi e le metodologie di verifica dell'efficacia/efficienza degli interventi educativi/formativi realizzati e sapere adottare correttivi o implementare azioni a sostegno;
sapere praticare attitudine e competenza riflessiva sul proprio agire professionale
Saper attivare riflessioni e strategie operative per sviluppare competenze comunicative e relazionali nella trasformazione dei conflitti
Saper riconoscere come prevenire e decostruire le di conflitto educando alla democrazia affettiva
saper tradurre in termini operativi le progettualità teorizzate e pianificate in risposta alle emergenze reali dei contesti e ai bisogni espressi dai diversi soggetti cui tali progettualità si rivolgono;
sapere osservare i contesti, interpretare i contesti di vita, applicare metodologie di analisi per una conoscenza approfondita e critica delle realtà in cui si trova a svolgere la
propria professionalità;
saper analizzare la complessità sociale e i modelli culturali esistenti
- saper collocare il proprio agire professionale in un orizzonte di valori e di significati, il cui
centro è rappresentato dalla dignità e dalla promozione della persona umana, dei suoi diritti fondamentali e delle sue risorse individuali, sociali e culturali
Prerequisiti
uso corretto e appropriato della lingua italiana, livello secondario superiore;
- adeguata comprensione del testo di livello universitario;
- lessico di base in ambito pedagogico, psicologico e socio-antropologico;
- competenze logiche di base;
- conoscenze di base in ambito letterario, storico, filosofico e scientifico relative ai loro metodi e ai
principali oggetti tematici;
- conoscenza di livello scolastico di almeno una lingua straniera;
- competenze informatiche di base (programmi di scrittura, browser internet, foglio excell, inserimento in siti, posta elettronica)
uso della piattaforma moodle
capacità di lavorare in gruppi di apprendimento e di lavoro
capacità autoriflessive
Metodi Didattici
Lezione frontale
Cooperative Learning, focus group, produzione di relazioni, autovalutazioni, utilizzo ppt, video, piattaforma moodle
Altre Informazioni
L'orario del corso potrà subire variazioni in riferimento alle attività didattiche che si potranno svolgere fuori sede.
L'inizio del corso è previsto per la prima settimana di marzo.
Alcune lezioni potranno svolgersi a distanza in video conferenza utilizzando la piattaforma moodle.
Durante il corso verrà proposto agli studenti di partecipare ad eventi/conferenze organizzati dalla cattedra.
Modalità di verifica apprendimento
I risultati di apprendimento saranno conseguiti dagli studenti mediante la
partecipazione ai corsi, che saranno finalizzati al coinvolgimento attivo dello studente e
offriranno una guida allo studio personale per favorire autonomia nell’apprendimento. I
risultati sono verificati attraverso colloqui, questionari, prove orali e scritte, ma anche
attraverso attività pratiche di progettazione di interventi educativi/formativi, attività di
simulazione e di riflessione su esperienze e casi di studio.
Programma del corso
L’obiettivo del corso è quello di conoscere differenti approcci teorici e metodologici sulla teoria dei conflitti e sulle modalità con le quali questi possono essere trattati, gestiti e risolti. Per l’importanza assunta in ambito educativo e formativo la posizione assunta dall’educatore o da qualsiasi persona che si propone di aiutare ad individuare percorsi risolutivi nella gestione dei conflitti e per l’educazione alla pace, la scelta dei modelli teorici come delle metodologie è responsabile del risultato che verrà raggiunto. Per tale motivo il corso si pone in primo luogo la questione sulla natura ampiamente consolidata dalla letteratura sull’argomento, circa la non evitabilità dei conflitti. Dopo tale esplorazione verranno considerate le differenti e possibili strade metodologiche che l’educatore/trice- mediatore/trice possono utilizzare per individuare le strategie di gestione e risoluzione.
Il corso considererà anche il contributo dato dall’approccio psico-pedagogico di Feuerstein al concetto di mediazione. La conoscenza di come la mediazione sia responsabile della qualità degli apprendimenti, risulta essere un creativo contributo per operare una integrazione con modelli pedagogici, psico-sociologici relativi ai conflitti.
Per l’ampia possibilità di contesti in cui i conflitti possano emergere nei differenti livelli e intensità, durante il corso saranno proposti approfondimenti tematici da svolgersi in piccoli gruppi. Le tematiche saranno introdotte durante il corso e riguarderanno: dialogo interreligioso e l’educazione alla conoscenza della Shoah e degli altri genocidi. Uno dei tre giorni di lezione settimanale, il mercoledì, verrà dedicata a queste attività.
I lavori di gruppo saranno indicati a conclusione di ogni modulo tematico del corso. I contributi e gli elaborati prodotti dagli studenti arricchiranno il sito sull’educazione alla pace autogestito dagli studenti.
Tali approfondimenti saranno autovalutati dagli stessi studenti, attraverso modalità di anonimato, e andranno a costituire oggetto di monitoraggio degli apprendimenti e dell’elaborazione personale sui contenuti del corso. Il monitoraggio di questo processo costituirà uno strumento di valutazione degli apprendimenti. Allo scopo di rendere più trasparente e partecipante, il corso si avvarrà delle diverse opzioni della pagina moodle