Il corso affronterà i Fondamenti teorici del gioco, particolare rilievo sarà dato al legame tra il gioco, l'educazione, il contesto sociale e la cultura. Verrà approfondita l'attività ludica come strategia di socializzazione e apprendimento nella disabilità e nel disagio giovanile, in modo specifico sarà esaminato il pensiero narrativo in relazione al gioco. Un'attenzione esclusiva sarà rivolta al ruolo dell'educatore.
2 Testi di riferimento:
- Manini M., Gherardi V., Balduzzi L. (2012), Gioco, bambini, genitori, Roma, Carocci.
- Sola S., Terrusi M. (2010), La differenza non è una sottrazione,Roma, Lapis.
Un ulteriore testo tra:
- Staccioli G. (2010), Ludobiografia: raccontare e raccontarsi con il gioco, Roma, Carocci.
- Ricciardi P., Venera A.M (2005), Giochi da maschi, da femmine e... da tutti e due. Studi e ricerche sul gioco e le differenze di genere, Parma, Junior.
Obiettivi Formativi
Gli obiettivi sono declinati sulla base dei descrittori di Dublino.
1. Conoscenza e capacità di comprensione: conoscere e sapersi orientare fra i modelli e le teorie del gioco; riconoscere la valenza sociale del gioco in rapporto alle diverse età della vita; conoscere le varie tipologie di gioco; riconoscere l'attività ludica come uno strumento per l'inclusione della disabilità e del disagio giovanile.
2. Conoscenza e capacità di comprensione applicate: sapere definire e valutare la diversa applicazione di teorie e modelli del gioco nei vari contesti di crescita e formazione delle persone con disabilità; saper tradurre in termini operativi le progettualità teorizzate e pianificate nei vari e diversi contesti educativi in base ai bisogni espressi dai soggetti; saper progettare il gioco nei servizi rivolti alla disabilità dalla I infanzia all'età adulta e nei servizi per l'inclusione sociale.
3. Autonomia di giudizio: saper distinguere fra le teorie del gioco e la loro applicazione pratico-empirica; saper applicare una metodologia del gioco nei servizi rivolti alla disabilità dalla I infanzia all'età adulta e nei servizi per l'inclusione sociale.
4. Abilità comunicative: conoscere e utilizzare la terminologia appropriata.
5. Capacità di apprendimento: saper trasferire le conoscenze teoriche in contesti empirici, saper osservare e valutare un gioco all’interno dei servizi rivolti alla disabilità dalla I infanzia all'età adulta e nei servizi per l'inclusione sociale; cogliere il significato dell'esperienza di gioco sia come fonte di apprendimento che di relazione del soggetto.
Prerequisiti
Buona capacità di scrittura; buona capacità di lettura di testi monografici; conoscenza del lessico di base in ambito pedagogico.
Metodi Didattici
Lezioni frontali, focus group, presentazioni con powerpoint, materiale fotografico e video,momenti laboratoriali di rielaborazione dei contenuti
Altre Informazioni
Sulla pagina Moodle verranno inseriti materiali didattici di supporto e di approfondimento dei temi trattati a lezione.
Modalità di verifica apprendimento
L'esame finale si svolgerà in forma scritta e orale, sia per gli studenti frequentanti che non frequentanti.
Per i frequentanti:
Esame scritto: durante il corso verrà svolta una prova scritta, nello specifico un questionario a risposte chiuse e aperte sui 2 volumi di riferimento del programma di esame (Manini M., Gherardi V., Balduzzi L. (2012), Gioco, bambini, genitori, Roma, Carocci.; Sola S., Terrusi M. (2010), La differenza non è una sottrazione, Roma, Lapis) e sui materiali che saranno periodicamente inseriti sulla classe MOODLE. Per lo svolgimento della prova scritta verrà assegnato un tempo di 1 ora e 30 minuti, le domande saranno 30 e a ogni risposta corretta sarà assegnato un punteggio di 1 punto.
Esame orale: il colloquio orale verterà su 1 testo a scelta tra: Staccioli G. (2010), Ludobiografia: raccontare e raccontarsi con il gioco, Roma, Carocci; Ricciardi P., Venera A.M (2005), Giochi da maschi, da femmine e... da tutti e due. Studi e ricerche sul gioco e le differenze di genere, Parma, Junior.
Per i non frequentanti:
Esame scritto: lo studente non frequentante dovrà consegnare la recensione scritta dei tre volumi oggetto del programma del corso: i 2 testi di riferimento (Manini M., Gherardi V., Balduzzi L. (2012), Gioco, bambini, genitori, Roma, Carocci; Sola S., Terrusi M. (2010), La differenza non è una sottrazione, Roma, Lapis) e 1 testo a scelta tra: Staccioli G. (2010), Ludobiografia: raccontare e raccontarsi con il gioco, Roma, Carocci; Ricciardi P., Venera A.M (2005), Giochi da maschi, da femmine e... da tutti e due. Studi e ricerche sul gioco e le differenze di genere, Parma, Edizioni Junior).
Le recensione consiste nell'analisi degli aspetti contenutistici del volume, ogni recensione dovrà essere di circa 10.000 battute spazi inclusi (carattere times new roman 12, interlinea singola). Le recensioni dovranno essere consegnate in cartaceo direttamente al docente durante l’orario di ricevimento o spedite per posta ordinaria a Freschi Enrica, Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia, via Laura n. 48 50121 Firenze, non via e-mail.
Esame orale: il colloquio orale verterà sui tre volumi recensiti.
Programma del corso
La prima parte del corso sarà rivolta alla conoscenza della cornice teorico-epistemologica di riferimento del gioco, verranno quindi illustrati i fondamenti teorici e i dispositivi metodologici del dibattito pedagogico passato e attuale in merito al gioco. Successivamente, nel quadro di una professionalità educativa specifica come quella di educatore, il focus si concentrerà sui servizi rivolti alla disabilità dalla I infanzia all'età adulta e sui servizi per l'inclusione sociale, pertanto verranno esaminate le molteplici attività ludiche che possono essere proposte in questi contesti. Un approfondimento particolare sarà fatto sul legame tra pensiero narrativo e gioco.