Il corso ha teso a dotare lo studente di strumenti critici che gli consentano di comprendere e riflettere sui grandi temi economici che hanno segnato la storia dell’Europa tra Medioevo ed Età Contemporanea. In particolare sono stati affrontati lo sviluppo italiano ed europeo dall’inizio dell’Età feudale al XV secolo; l’espansione europea, il cambiamento degli equilibri in Età Moderna e la Rivoluzione industriale inglese.
C. M. Cipolla, Storia economica dell'Europa pre-industriale, il Mulino, Bologna, è accetta qualunque edizione successiva al 1994.
Recensione scritta di due o tre cartelle, da inviare all'indirizzo angela.orlandi@unifi.it , tre o quattro giorni prima dell'appello di esame, di un volume che verrà indicato dal docente.
Per l'anno accademico 2016-2017, il volume consigliato è il seguente:
“Lunedì chomincerà lo Schiavo a vendemiare”. Tracce di vino nelle carte e sui colli pratesi, a cura di G. Nigro, Fondazione Istituto Internazionale di Storia Economica F. Datini, Prato, 2008. (Per il reperimento del volume contattare il docente)
Obiettivi Formativi
Strumenti per una valutazione critica dei fatti economici in un contesto storico di lungo periodo
Prerequisiti
Nessuno
Metodi Didattici
Lezioni frontali
Eventuale visita presso l'Archivio di Stato di Prato
Se possibili partecipazioni a convegni attinenti ai contenuti del corso
Modalità di verifica apprendimento
La prova di esame si terrà in forma scritta. Lo studente dovrà rispondere a due domande a risposta aperta avendo a disposizione, a seconda dei casi, tra i 60 e i 75 minuti.
Programma del corso
Il corso si propone di attribuire conoscenze e strumenti di valutazione critica dei fatti economici in un contesto storico di lungo periodo. Il programma avrà per oggetto l'economia e la società dell'Europa analizzate in ambito mediterraneo e atlantico. Dopo aver presentato i principali aspetti dell'organizzazione economica alto medievale, le lezioni si soffermeranno sulle caratteristiche della rinascita europea guidata, a partire dal XIII secolo, dalla forte espansione delle città dell'Italia centro settentrionale e di quelle dei paesi del Nord. Saranno poi esaminati i fenomeni che provocarono il mutamento degli equilibri raggiunti nel Quattrocento: dalle prevalenti funzioni economiche del Mediterraneo al nuovo ruolo dell'Oceano Atlantico dopo Cristoforo Colombo, all'emergere di altre potenze economiche e militari. Dopo la grande espansione spagnola e portoghese furono Olanda e Inghilterra ad assumere il ruolo di economie-guida. Il corso si concluderà con una breve analisi della Rivoluzione industriale inglese.