Insegnamento mutuato da: B019265 - LABORATORIO DI STORIA E TECNICA DELLA RECITAZIONE Laurea Magistrale in SCIENZE DELLO SPETTACOLO Curriculum PROSMART: PRODUZIONE DI SPETTACOLO, MUSICA, ARTE E ARTE TESSILE
Lingua Insegnamento
italiano
Contenuto del corso
Il programma di quest’anno prevede lo studio del teatro tra le due guerre, con particolare attenzione a quelle drammaturgie che hanno aiutato a elaborare e a far crescere nella società il concetto di “persona”, indagando teatralmente quei principi inderogabili dell’uomo divenuti poi pilastri fondamentali della nostra costituzione. Così come in teatro si tende a passare dal tipo al personaggio così nella società si tende a passare dall’individuo alla persona.
Il lavoro prevede il coinvolgimento dei ragazzi nella scelta dei testi. Di certo ne verranno consigliati var tra cui : la Germania di Weimar di E. Weitz, il teatro di B.Brecht, “Da indivudui a persona” di Stefano Rodotà, testi sulla Costituzione Italiana di Maurizio Fioravanti, il teatro di L. Pirandello e scritti di F. T. Marinetti.
Obiettivi Formativi
attraverso l’uso del linguaggio teatrale determinare nel giovane :
- maggiore consapevolezza di sé , del proprio corpo e delle proprie capacità di comunicazione
- sviluppo delle capacità relazionali: capacità di ascolto dell’altro e di controllo di sé
- risveglio delle attitudini al racconto: drammaturgie mentali e linguaggio visivo
- corretto uso della voce: tecnica del respiro e della messa in suono, “più parlo più mi rilasso”
Prerequisiti
nessuno
Metodi Didattici
Non è un metodo invasivo, ma punta a sviluppare un ascolto critico dell’allievo verso sé e verso gli altri. Non ci sono ricette ma strumenti per esplorare le proprie tensioni, la propria vocalità , per scardinare le cattive abitudini di scorrette posture e respirazioni non libere. E’ un lavoro individuale per riconoscere in ciascuno le diverse problematiche e, quindi, il più adeguato allenamento personale. Si forniscono semplici strumenti di lavoro quotidiano che praticati con assiduità consentono un graduale ma efficace miglioramento delle capacità espressive.
Il lavoro comincia con una serie di esercizi che hanno lo scopo di creare un primo spirito di gruppo, instaurare un clima di fiducia tra i compagni, preparare a un più attento ascolto di sé e degli altri, individuare l’importanza della “direzionalità” dell’intenzione, dello sguardo, della voce; si scardinano così i primi freni inibitori ponendo il lavoro su un piano ludico agevolando il mettersi in discussione e l’apprendimento.
Una seconda fase del lavoro prevede un’analisi più attenta del corpo. L’attenzione è rivolta ad una corretta postura, al risveglio di tutte le “cerniere”, all’individuazione dei blocchi di tensione che condizionano inevitabilmente una libera respirazione e una libera vocalità.
In questa fase si crea una sequenza molto semplice di movimenti che possono risvegliare il corpo e diventare una piccolo bagaglio personale per un riscaldamento prima di un lavoro o un piacevole allenamento quotidiano. Si lavora sulla distensione e sulla rotazione, evidenziando le dinamiche del corretto movimento che troveremo anche nel successivo lavoro sulla voce; durante ogni esercizio, sempre, si controlla il tipo di respirazione che effettua l’allievo.
Un terza fase del lavoro è rivolta alla respirazione e all’emissione di suoni preparatori a una corretta dizione. Qui si svolgono esercizi di potenziamento della capacità respiratoria, di controllo sull’emissione del suono, e sulla possibilità di liberare il suono da tensioni; si attraversa lo studio del “volo” delle vocali e della “direzionalità” delle consonanti, ci si prepara con esercizi di ginnastica facciale che aiuteranno poi all’ emissione del suono; ora il lavoro si svolge anche a coppie e ciò consente un maggiore ascolto critico, e con il contatto tra compagni si consente un ulteriore scardinamento dei freni inibitori.
Si fa notare come il solo modo di respirare sia di per sé un racconto; come la prima cosa che percepiamo ascoltando un attore o un cantante sia proprio il suo modo di respirare, che comunica al di là delle parole che poi vengono dette. Viene introdotto uno dei principali obbiettivi del lavoro, e cioè “più parlo più mi rilasso”, si comincia infatti a percepire l’uso della respirazione e della voce in tutta la loro valenza benefica.
La quarta fase è incentrata sul lavoro sul testo. In questa fase si praticano esercizi tecnici e di interpretazione su un testo in prosa.
Poi si si risvegliano le attitudini al racconto che sono in ognuno di noi, recuperando la consapevolezza che ogni azione scenica è in sé un racconto, si tratti di un gesto, di una battuta o di una canzone.
Altre Informazioni
Il laboratorio prevede la possibilità di partecipare a fine laboratorio alla realizzazione di una produzione teatrale della compagnia teatrale universitaria “binario di Scambio”
Modalità di verifica apprendimento
La frequenza al laboratorio è obbligatoria nella misura del 70%.
Il corso ha una durata di 25 ore e il requisito minimo è di 17 ore.
Programma del corso
Per uso del linguaggio teatrale durante il laboratorio il programma procederà a “ORDINE DEL GIORNO”. E cioè in base a un “calendario prove” che per contenuti si definirà di volta in volta.