Saranno affrontati temi/concetti fondativi e "classici" dell'Antropologia (cultura, ricerca sul campo, etnografia, ecc.), connettendoli con fenomeni e dibattiti attuali (migrazioni transnazionali, governo della città). Gli approfondimenti daranno la possibilità agli studenti di apprendere a "usare" l'antropologia per capire i contesti in cui vivono, agiscono e lavoreranno, sviluppando abilità in merito alla riflessione critica e alla costruzione di processi interculturali.
Contenuto del corso - Cognomi M-Z
Verranno affrontate con approccio antropologico molte tematiche e problematiche di attualità in riferimento a varie società e culture, passate e presenti. Dalle migrazioni alle questioni di genere, fino allo specismo, al razzismo ,passando per i classici temi dell'organizzaioznie politica, parentale, religiosa, scolastica ed economica, i temi saranno indagati con gli strumenti dell'antropologia, per incrementare ne* student* le abilità del relativismo culturale e della riflessione critica.
- Barbara Miller, Antropologia Culturale, ed Pearson, 2014.
- Lares numero monografico, a. LXXVII, n.1. Saggi di: Simona Taliani, “Il passato credibile e il corpo impudico. Storia, violenza e trauma nelle biografie di donne africane richiedenti asilo in Italia”e Barbara Pinelli, “Attraversando il Mediterraneo. Il sistema campo in Italia: violenza e soggettività nelle esperienze delle donne”;
- Riccio, Bruno, "Antropologia e migrazioni: un’introduzione", in id. (a cura di), Antropologia e migrazioni, Roma, Cisu, 2014, pp. 11-20;
- Castellano Viola, "Razzismi", in Bruno Riccio (a cura di), Antropologia e migrazioni, Roma, Cisu, 2014, pp. 209-220;
- Loperfido Giacomo, "Integralismo culturale e xenofobia", in Bruno Riccio (a cura di), Antropologia e migrazioni, Roma, Cisu, 2014, pp. 221-232.
- Giuffré, Martina, “Ripensando l’illegalità: rappresentazioni, pratiche e strategie di vita tra alcuni gruppi di immigrati africani a Roma”, in Marzia Grassi, Martina Giuffré, Vite (il)legali. Migranti Africani in Italia e in Portogallo, Firenze, Seid, 2013;
- Tosi Cambini Sabrina, Beluschi Fabeni Giuseppe (a cura di), Thematic Section: "Antiziganisms: Ethnographic Engagements in Europe", ANUAC, V. 6, N. 1 (2017).
1. Barbara Miller, Antropologia Culturale, ed Pearson, 2014.
2. Mila Busoni, Genere, sesso , cultura, ed. Carocci, SOLO LE PRIME 58 PAGINE.
3. Annamaria Rivera, La bella, la bestia e l'umano, ed. EDIESSE.
4. Dispense (depositate online sulla piattaforma MOODLE)
Obiettivi Formativi - Cognomi A-L
Sviluppare capacità di osservazione delle modalità di costruzione sociale e culturale dei fenomeni; capacità di approccio attraverso il relativismo culturale; capacità comparative riguardo a società e culture; capacità di applicare le conoscenze acquisite ai contesti di vita e di lavoro.
Obiettivi Formativi - Cognomi M-Z
CONOSCENZE: acquisire le conoscenze di base ed avanzate della disciplina antropologica, in relazione ai principali contenuti e ai dibattiti attuali che coninvolgono le società (questioni di genere, violenze e conflitti, disuguaglianze di varie forme, disastri ecologici e inquinamento ambientale, crisi ecologica e questioni umanitarie).
COMPETENZE: saper applicare nei contesti quotidiani e professionali le conoscenze critiche apprese in antropologia.
Prerequisiti - Cognomi A-L
Nessuno
Metodi Didattici - Cognomi A-L
Metodologia didattica che prevede diverse forme e gradi di partecipazione attiva dello studente: lezioni frontali, materiali visivi, seminari con docenti esterni, seminari con professionisti del lavoro sociale e delle scuole, piattaforma Moodle.
Metodi Didattici - Cognomi M-Z
Metodi multipli: lezioni della docente Prof.ssa Nadia Breda e del cultore della Materia Prof. Mauro Sbordoni; seminari con ospiti ed esperti; Discussioni in classe; esercitazioni scritte che verranno corrette dai docenti; uso della piattaforma Moodle per dispense e altro materiale
Altre Informazioni - Cognomi A-L
Le parti da approfondire saranno indicate durante le lezioni.
Modalità di verifica apprendimento - Cognomi A-L
Esame scritto (domande aperte).
Possibilità di sostenere l' esame in forma orale solo per madrelingua non italiana e DSA certificati.
Modalità di verifica apprendimento - Cognomi M-Z
esame scritto (diversamente da quanto indicato nel format che è ahimè immodificabile ), con varie domande per risposte aperte sui testi d'esame. Possibilità di esame orale per Erasmus, non-madrelingua italiana, DSA certificati. Previo accordo con insegnante.
Programma del corso - Cognomi A-L
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Programma del corso - Cognomi M-Z
Introduzione dei concetti base dell'antropologia culturale, necessaria per familiarizzare con una materia non presente nella maggior parte delle scuole superiori. Saranno messe in evidenza le specificità della disciplina 'interculturale per eccellenza', in quanto fondata sulla comunicazione approfondita e l'interazione tra persone di culture diverse. Saranno mostrate le potenzialità inclusive del metodo di ricerca etnografico - la cosiddetta 'osservazione partecipante' - come conoscenza pratica e attuazione di interazioni sociali transculturali, adottabili oltre che nella vita quotidiana anche nell'interazione educativa.
Illustrazione dell'alto potenziale dell'antropologia, che nel fornire contenuti conoscitivi relativi a popolazioni oggi presenti nei contesti sociali e educativi locali, decostruisce pregiudizi, stereotipi, categorizzazioni rigide o errate, limitanti, discriminanti o violente.
Saranno forniti spunti per l'elaborazione di strumenti produttori e ri-produttori di relazioni eque, non discriminanti, e approfonditi i collegamenti tra i concetti antropologici di 'cultura/culture', 'costruzione socio-culturale', 'osservazione partecipante', 'auto-osservazione', 'autoconsapevolezza', 'autostima', 'educazione sociale', 'infanzia', 'adolescenza', ecc. La riflessione su saperi e pratiche non solo 'occidentali' sarà sia elemento di conoscenza, sia strumento di decostruzione di etnocentrismi, androcentrismi, marginalizzazioni, esclusioni. L'approccio antropologico-educativo a Diversità e Differenze consiste nell'analisi delle interazioni nei micro contesti socio-educativi locali, in collegamento con i macro contesti socio-culturali, economici e politici globali, con attenzione particolare ai concetti di sesso-genere, classi socio-economiche, conflitti, migrazioni.
La costruzione e il trattamento iniquo delle molte 'diversità' socioculturali sarà esaminata attraverso l'approccio critico e il contributo che è possibile dare nei contesti educativi, attraverso lo studio di casi etnografici di ambienti transculturali della società contemporanea, in particolare nelle scuole. Saranno messi in evidenza i vantaggi collettivi della diversità applicati al lavoro educativo cooperativo, e operata una decostruzione dei rischi di 'esclusione anche involontaria' - effetti pragmatici di atti linguistico-cognitivi - tra 'differenzialismo culturale', 'relativismo culturale' e Diritti Umani.
Saranno così costruiti strumenti per rafforzare l'autoconsapevolezza di educatori-educatrici, relativa alle abilità nella comunicazione e nell'interazione educativa dei gruppi, finalizzata a evitare derive sessiste, razziste, marginalizzanti, e fornendo l'abilità di comunicare elementi mirati e inclusivi di empowerment di tutti i soggetti interagenti.