Nel ripercorrere la storia dell'antropologia di genere in chiave interdisciplinare, il Corso si suddivide in due parti: la prima è dedicata al percorso storico della disciplina con focus su alcuni classici (Morgan, Tylor, Boas, Benedict, Mead, Lévi-Strauss, Mauss) sino ad arrivare alle ricerche più recenti (Diamond, Harari, Campani, Göttner-Abendroth); la seconda affronta il contributo dell'antropologia alla nascita del concetto di genere e al dibattito attuale sul fenomeno.
Il Corso prevede la lettura di 6 testi, di cui 4 obbligatori più 2 a scelta (approfondimento).
Testi obbligatori:
- Campani G. (2016), Antropologia di genere, Rosenberg & Sellier, Torino.
- Mead M. (2007), L'adolescenza in Samoa, Giunti, Firenze (orig. 1928, New York).
- Mead M. (1967, 2014), Sesso e temperamento, il Saggiatore, Milano (orig. 1935, New York).
- Lévi-Strauss C. (2002), Razza e storia. Razza e cultura, Einaudi, Torino (orig. 1952, Paris: UNESCO).
Testi di approfondimento a scelta
Scegliere almeno 2 tra i seguenti volumi.
Nota: chi intende approfondire più di due testi o aggiungere altri capitoli dei volumi di Göttner-Abendroth H. (2013) e/o Lapov (2018), sono pregati di comunicarlo al docente.
- Campani G. (2012), Madri sole. Dalle concubine romane alle single mothers, Rosenberg & Sellier, Torino.
- Göttner-Abendroth H. (2013), Le Società Matriarcali. Studi sulle culture indigene del mondo, Venexia Editrice, Roma (Capitoli: Una parola sul matriarcato; Introduzione generale; Cap. 1: Storia critica del pensiero sul matriarcato; Cap. 2: Il matriarcato dell'India nordorientale; Cap. 3: I culti matriarcali del Nepal).
- Harari Y. N. (2014), Sapiens. Da animali a dèi. Breve storia dell’umanità, Bompiani, Milano.
- Lapov Z. (2018), Quale diversità per gli alunni sud-asiatici in Italia? Lingue, sistemi educativi ed esperienze transcontinentali in prospettiva interculturale, FrancoAngeli, Milano (Capitoli: Presentazione; Cap. 1: Volendo definire il Soggetto: quale diversità?; Cap. 2: Contestualizzazione iniziale; Cap. 4: Forme di aggregazione sociale: ruoli, norme, aspettative).
- Lapov Z., Campani G. (2017), Donne africane oltre le frontiere. Percorsi partecipativi in prospettiva di genere, Nerbini, Firenze.
Obiettivi Formativi
Acquisizione degli strumenti conoscitivi necessari per la comprensione di:
- il ruolo dell'antropologia nell'ambito delle scienze sociali,
- il principio del relativismo culturale,
- il concetto di genere.
Conoscenza approfondita del lavoro di due classici dell'antropologia, Margaret Mead e Claude Lévi-Strauss.
Prerequisiti
Conoscenze basiche della storia moderna; motivazione; conoscenza della lingua italiana (minimo livello B2)
Metodi Didattici
Lezioni frontali; didattica online (approfondimenti); lavori di gruppo; visione filmati; testimonianze; interventi di esperti/e
Altre Informazioni
Il programma è uguale per frequentanti e non frequentanti
Modalità di verifica apprendimento
Prova finale
Programma del corso
“Il genere non è un'ideologia, ma un concetto analitico, fondato su una solida ricerca scientifica, che si è sviluppato all'interno di una disciplina – l'antropologia – nata per comprendere l'uomo nella sua totalità e complessità” (Presentazione di Franco Cambi al volume Antropologia di genere di Giovanna Campani, 2016).
Nonostante la sua storia recente presso le università italiane, l’Antropologia di genere sta attualmente conquistando la ribalta grazie al crescente interesse suscitato dagli studi sul concetto di genere: un concetto che si situa all'incrocio tra la dimensione teorica e quella sociale, politica ed educativa.
La comprensione del concetto di genere nella sua complessità esige una lettura interdisciplinare che contempla varie angolazioni storiche e teoriche, a partire da quella antropologica, incrociata con riflessioni e letture proposte in chiave pedagogica, sociologica e interculturale.
Solo ricostruendo il cammino storico dell'antropologia, in particolare quella culturale e sociale, è possibile arrivare a una definizione scientifica e a una strutturazione epistemologica della disciplina antropologica. Ovvero, approfondimenti sul lavoro di ricerca e studio di alcuni classici dell’antropologia ci consentono di approdare alle conquiste più recenti nel campo dell’antropologia sociale, cultural e di genere.
È in questo senso che i testi in programma ci introducono a una riflessione generale sulla storia e sullo sviluppo dell'antropologia, sulla diversità (culturale, sociale, di genere, ecc.), su una crescente attenzione alle relazioni tra i generi e ai ruoli “femminili” e “maschili”, sul ruolo di alcune scuole, correnti di pensiero socio-antropologico e movimenti (ad es. femminismo) nello sviluppo del concetto di genere in diversi contesti sociali, politici e culturali, sino al dibattito attuale sul genere sollecitato da antropologie di diversi orientamenti (gender studies, antropologia femminista intersezionale, antropologia queer, ecc.).
Obiettivi Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
Questo insegnamento concorre alla realizzazione degli obiettivi ONU dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile