Insegnamento mutuato da: B005574 - TUTELA DEI BENI CULTURALI Laurea Magistrale in SCIENZE DELLO SPETTACOLO Curriculum PROSMART: PRODUZIONE DI SPETTACOLO, MUSICA, ARTE E ARTE TESSILE
Lingua Insegnamento
Lingua italiana
Contenuto del corso
Piazze contese. La coscienza del patrimonio come coscienza della storia.
Carlo Tosco, I beni culturali. Storia, tutela e valorizzazione, Il Mulino, Bologna 2014.
Adriano Prosperi, Un tempo senza storia. La distruzione del passato. Einaudi, Torino 2021.
Simone Verde, Le belle arti e i selvaggi. La scoperta dell’altro, la storia dell’arte e l‘invenzione del patrimonio culturale, Marsilio, Venezia 2019 (solo il primo capitolo).
In generale, per quanto concerne deontologia, motivazioni e metodi della ricerca, si suggerisce (ma non solo ai laureandi):
Fulvio Cervini, Tesi e malintesi. Piccolo dizionario ad uso dei laureandi, Felici, Ghezzano 2012.
Obiettivi Formativi
Nell'ultimo anno abbiamo assistito a forme di protesta contro il razzismo e in difesa dei diritti umani che hanno comportato sovente l'abbattimento di monumenti pubblici ritenuti espressione di ideologie colonialiste e razziste. In parallelo, si è sviluppato un dibattito internazionale sulla legittimità di queste forme di rimozione, visto che i monumenti pubblici sono documenti storici e come tali dovrebbero essere tutelati. In realtà bisogna riflettere sul fatto che razzismo e colonialismo (come ogni altra forma di oppressione e negazione dei diritti) hanno bisogno di immagini, ma altrettanto bene le immagini e i documenti possono contribuire a decostruire e delegittimare il razzismo e costruire una civiltà democratica. Dipende dall'uso che se ne fa. Ma questo dipende anche dal nostro atteggiamento nei confronti della storia, che ispira direttamente le forme di tutela del patrimonio. Non c’è patrimonio senza una coscienza della storia. Ma questo patrimonio ha una dimensione pubblica. Per questo è necessario riflettere anche sulla presenza del patrimonio negli spazi pubblici e sull’uso pubblico di questi spazi.
Il corso esamina anche alcuni aspetti della vigente legislazione italiana sui beni culturali, sviluppando in particolare l’analisi dei processi storici che hanno portato alla loro formulazione e le forme di applicazione della normativa sul campo. Dunque si parla anche di come le comunità percepiscono e vivono questo patrimonio. Scopo del corso è anche mostrare la specificità del “modello italiano di tutela” nel quadro internazionale e nel suo sviluppo storico. Il profilo del corso non è quindi giuridico in senso stretto, quanto piuttosto storico-culturale. Nelle lezioni saranno coinvolti alcuni colleghi dell'Università di Firenze e studiosi esterni. In conclusione, il corso vuole fornire conoscenze approfondite sulla tutela dei beni culturali in italia e sulle leggi che la regolano; ma soprattutto stimolare capacità riflessive e argomentative intorno alla trasmissione del patrimonio culturale e intorno ai processi dinamici che definiscono l'identità culturale. Lo scopo principale è soprattutto formare una coscienza civile che attraverso la coscienza del patrimonio aiuti gli studenti a diventare cittadini migliori.
Prerequisiti
Conoscenza di base della storia dell'arte italiana e della storia contemporanea. Elementi di diritto dei beni culturali.
Metodi Didattici
Lezioni frontali, con proiezioni di powerpoint e filmati. Potranno svolgersi anche una o più lezioni sul campo. Diversi materiali saranno disponibili sulla piattaforma Moodle.
Altre Informazioni
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Modalità di verifica apprendimento
Esame orale. L'esame sarà una conversazione intorno alla bibliografia, tesa ad accertare l'effettiva conoscenza dei testi. Una o due domande riguarderanno gli argomenti affrontati nelle lezioni e potranno prevedere il commento di immagini o spezzoni di film proiettati in aula.
Programma del corso
Il programma esteso sarà fornito all'inizio del corso.