Il ricevimento va concordato: sarà di volta in volta su appuntamento.
Andreina Di Brino si occupa di estetiche e linguaggi dell’immagine multimediale, con particolare riferimento alle relazioni tra media tradizionali e media elettronici (analogici e digitali). È formatrice esperta nell’ambito del progetto “Operatori di Educazione Visiva a Scuola”- Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola, MI / MiBact. All’Università di Pisa è docente di “Analisi dell’immagine”, per il Corso di laurea in Discipline dello Spettacolo e della comunicazione, e di “Arte, Media ed educazione all’immagine”, per Scienze della Formazione primaria. All'Università di Firenze copre l'insegnamento di "Laboratorio Dicipline cinematografiche" del cds in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo. Al suo attivo varie pubblicazioni sull’immagine in movimento, il cinema indipendente, gli archivi video e l'arte elettronica.
Laureata in Lettere (UNIPI), indirizzo storico-artistico (Tesi in teoria e tecnica dei mezzi di comunicazione audiovisiva: Bill Viola. Un'estetica video tra Occidente e Oriente. Punteggio: 110/110 e Lode, 1998 Università di Pisa), PhD in Storia delle Arti visive e dello Spettacolo (Tesi dal titolo Videoarte: dal segno all’opera finita. Percorsi di polisemia estetica dalla grafica alla videoinstallazione, 2013, Università di Pisa, valutazione: eccellente), storica dei media, e curatrice, come studiosa e professionista si occupa di estetiche del multimediale, con un profilo scientifico articolato principalmente in due aree di ricerca, fra loro correlate, che implicano:
1) lo studio e l’analisi dei linguaggi multimediali
2) lo studio e l’analisi delle problematiche di conservazione, catalogazione, archiviazione, migrazione e valorizzazione dei materiali di arte elettronica, con particolare attenzione alla conservazione/valorizzazione dei materiali inerenti la sperimentazione femminile.
Lavora dal 1998 nei settori dell’Arte contemporanea e del Cinema indipendente in collaborazione con: Università di Pisa (dal 1998, in corso), Cinecittà Holding-Centro Studi Formazione Superiore (Roma-Milano 2000-2003), Mediateca Regionale Toscana (Firenze 2004-2020), Fondazione Centro Studi sull'Arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti (Lucca, dal 2007-in corso), La Città del Teatro-Fondazione Sipario Toscana (Cascina, PI, 2004-2010), Unione dei Comuni della Valle del Serchio (Barga, LU, 2013-2018), con le case di produzione I Cammelli S.a.s di Daniele Segre (Torino-Pisa 2011-2012), DocLab di Marco Visalberghi (Roma, 2014-2017), Polis Cinematografica (Pisa, 2014), Alfea Cinematografica e Arsenale Cinema (Pisa, dal 2003). Ha al suo attivo anche un’importante collaborazione con l'Associazione Culturale Ondavideo-Percorsi di ricerca di arte elettronica (Pisa, dal 1998, in corso), con cui cura e organizza incontri di studio, esposizioni e rassegne anche a carattere interdisciplinare.
Da dicembre 2020 ha l’Idoneità al ruolo di “esperta formatrice” Nell'ambito del progetto "Operatori di Educazione Visiva a Scuola" - Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola,MI / MiBact, Roma, bando protocollo 0003413 del 20/05/2020.
Dall’anno accademico in corso, 2023-2024, all'Università di Firenze è docente del Laboratorio discipline per la Laurea Triennale in Discipline delle Arti, della Musica, e dello Spettacolo (L-Art/06). Inoltre, dal 2017/2018, è docente del corso Analisi dell’immagine all’Università di Pisa, il primo anno per il settore L-Art/04 (la dicitura per intero del corso era Analisi dell’immagine: il linguaggio dell’arte)e gli ultimi 4 (2018/19, 2019/20, 2020/21, 2021/22) per L-Art/06, Dipartimento di Civiltà e forme del sapere – Corso di Laurea in Discipline dello Spettacolo e della Comunicazione (triennio). Per lo stesso Dipartimento, ma per il Corso di laurea a ciclo unico Scienze della Formazione Primaria, dal 2020 è docente a contratto del Laboratorio Arte Media e Educazione all’Immagine e co-docente (sempre a contratto) del corso omonimo. Nell’anno accademico 2017/2018 è stata anche docente a contratto per l’insegnamento di Laboratorio di archiviazione della videoarteall’Università di Torino: settore L-Art/04, corso di Laurea Magistrale in Storia dell’arte, Dipartimento di Studi Storici.
Partecipa da diversi anni con assiduità a convegni, giornate di studio e congressi, sia in Italia che all’estero. Tra gli ultimi si citano:
la giornata di studi Scuola Super8. Bambine e bambini al lavoro sui film di famiglia: dall'archivio al racconto della storia, Fondazione Home Movies - Archivio Nazionale del film di famiglia, Bologna; la tavola rotonda La video arte (non) fa accademia, sull'archiviazione, lo studio e la digitalizzazione della videoarte all'interno delle istituzioni accademiche e scientifiche italiane - Dipartimento Culture e Civiltà, Università di Verona - con un intervento dal titoloOndavideo. L'archivio, il percorso di ricerca, l'Università di Pisa (15 ottobre 2022); il Ciclo di incontriFra arte e multimedialità Dipartimento di Civiltà e forme del sapere, Università di Pisa - con un interventodal titoloArchivi d'artista e immagini in movimento fra memoria e processo (2 dicembre 2021); ilForum annuale (internazionale) delle Studiose di Cinema e Audiovisivi, FAScinA - Università di Sassari, con un interventodal titolo Anna Lajolo. La voce in un coro (13 novembre 2021); il Convegno Documenti d’Artista. Mappatura digitale dei processi creativi fra arti visive e performative, Università di Pisa, Dipartimento di Civiltà e forme del sapere, con un intervento (27 novembre 2020) dal titolo Le sperimentali: collocazioni d’archivio; la Giornata internazionale di studi Non-Theatrical Film e Non-Broadcast Video. Etiche e politiche di conservazione e trasmissione, Università degli Studi di Udine, Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale, (19 dicembre 2019), con un intervento dal titolo Storie raccolte, tra sperimentazione e realtà. Gli archivi Ondavideo e Invideo.
All’interno di queste attività, nel corso del 2019, è stata tra i curatori dei convegni - svolti al Dipartimento di Civiltà e forme del sapere dell’Università di Pisa - Immagine in movimento. Lo sguardo tra educazione e multimedialità (6 e 7 novembre 2019), Patrimoni materiali e immateriali. Innovazioni e resilienze degli standard italiani di catalogazione (11 e 12 aprile 2019) e membro del Comitato scientifico del convegno internazionale Punctum in motion. Fotografia e scritture dell’io - Università degli Studi di Napoli - Federico II, 29-30 ottobre.
Inoltre, tra le attività accademiche recenti, si segnalano:
- Da gennaio 2022 (scaduto ad aprile 2022): prima inventariazione e ricerca sui materiali cartacei (disegni, progetti, agende, diari) e video dell'archivio dell'artista Giacomo Verde, in collaborazione con il Dipartimento di Civiltà e forme del sapere (Università di Pisa).
- Nel luglio 2020, nell’ambito del Progetto di ricerca Sperimentali. Le donne nel cinema di ricerca dalle origini ai giorni d’oggi dell’Università di Sassari, Dipartimento di Scienze Umanistiche e Sociali, è assegnataria di una Borsa di Ricerca post lauream di 5 mesi inerente “lo studio dell’organizzazione archivistica e dei contenuti del patrimonio audiovisivo e documentale, in formato digitale, custodito e realizzato nell’ambito di FAScinA (Forum Annuale delle Studiose del Cinema e Audiovisivi), in vista di successive analisi e metadatazioni, secondo criteri e modalità che ne favoriscano la valorizzazione ai fini dell’alta formazione e della ricerca, con un approfondimento rispetto ai diritti proprietari.
- Mentre, nel 2019, nell’ambito del Progetto di ricerca di Ateneo (PRA 2017-2019), La mutevole ambivalenza epistemologica delle immagini. Invenzione, espressione, comunicazione - Università di Pisa, Dipartimento di Civiltà e forme del sapere - ha avuto un incarico di supporto alla ricerca inerente lo studio delle “Immagini nell’epoca odierna. Analisi con specifici approfondimenti della mutevole ambivalenza (ma anche la feconda ambiguità) dell'immagine video fra analogico e digitale”;
- e, nel 2018, dopo essere risultata prima nella graduatoria di merito - con un punteggio di 98/100 – è stata assegnataria di una borsa di ricerca di dodici mesi per la Mappatura degli archivi e dei fondi di videoarte in Piemonte (nel quadro del progetto nazionale Mappatura degli archivi e dei fondi di videoarte in Italia che ha per referenti l’Università degli Studi di Udine e La Sapienza di Roma), erogata dal Dipartimento di Studi Storici dell’Università di Torino.
È stata anche responsabile di produzione e autrice di monografie audiovisive e documentari a carattere storico-scientifico. L’ultima (in collaborazione con Marco Visalberghi): Edoardo Volterra-La vita come dovere, lo studio come passione, Produzione Doclab, Roma, 2017.
Ha pubblicato saggi e articoli sulla Videoarte, l’Arte contemporanea e il Cinema indipendente per Carocci, Charta, Clueb, Cleup, ETS, Felici Editore, L’Harmattan, Lindau, Pisa University Press, Polistampa, Treccani e riviste specializzate.
Tra gli ultimi testi pubblicati: il volume a sua cura Immagini e narrazioni. Educazione, comunicazione e sfide mediatiche, Ets, Pisa 2023, Volto, in L. Malavasi, A. Masecchia (a cura di), Pianeta Varda, Pisa, ETS, 2022, pp. 148-155; Ondavideo. Il percorso di ricerca di un «Non Festival», in C. Saba, V. Valentini (a cura di), Il video rende felici, videoarte in Italia, Catalogo, Roma, Treccani, 2022, 191-196; La sperimentazione audiovisiva femminile e gli archivi. Tracce di storia e diattualità, in E. Marcheschi, E. Marinai, M. Patti, (a cura di), Documenti d'artista. Processi, fonti, spazi, archiviazioni, Pisa University Press, Pisa 2021, pp. 85-96; Traslazioni e transizioni. Tra presenza e assenza: Marina Abramović, The Cleaner, «ARABESCHI, Rivista internazionale di studi su letteratura e visualità», n. 14, Luglio-Dicembre 2019, pp. 132-138; Tra attesa e divenire. I corpi ex-peau-sti di Agnès Varda in Smarginature – Riciclati: Pelle e pellicola. I corpi delle donne nel cinema italiano, «ARABESCHI, Rivista internazionale di studi su letteratura e visualità», n. 12, Luglio-Dicembre 2018; Giacomo Verde. Il segno grafico come matrice simbolica e concettuale, in S. Vassallo (a cura di), Giacomo Verde videoartivista, ETS, Pisa 2018, pp. 59-75; Corpi e classici. Il processo evolutivo della reiterazione tra automatismi ed esperienze: Bob Wilson, Bill Viola, William Kentridge «ARABESCHI, Rivista internazionale di studi su letteratura e visualità», n. 10, Luglio-Dicembre 2017, pp. 123-134; Mediafacies - Dispositivi partecipativi e narrativi. Tra tradizione e innovazione, in V. Neri (a cura di), Nuove tecnologie, immagini e orizzonti di senso. Prospettive interdisciplinari contemporanee,pp. 111-136, Pisa University Press, Pisa 2017; Scarto e fuori-campo. Eredità e sperimentazione videoartistica tra segno, disegno e azione «piano b. Arti e culture visive», [S.l.], v. 1, n. 1, p. 102-125, dicembre 2016. È di prossima uscita, per l’editore ETS, una sua monografica dedicata all’arte di Bill Viola.
Bachelor of Arts (UNIPI), art-history major (Thesis in theory and technique of audiovisual media: Bill Viola. A video aesthetic between West and East. Score: 110/110 cum laude, 1998 University of Pisa), PhD in History of Visual and Performing Arts (Thesis titled Video art: from sign to finished work. Paths of aesthetic polysemy from graphic design to video installation, 2013, University of Pisa, rating: excellent), media historian, and curator, as a scholar and practitioner deals with the aesthetics of multimedia, with a scholarly profile articulated mainly in two interrelated areas of research involving:
1) the study and analysis of multimedia languages.
2) the study and analysis of the problems of preservation, cataloging, archiving, migration and valorization of electronic art materials, with particular attention to the preservation/valorization of materials inherent to women's experimentation.