L’obiettivo del corso è quello di fornire un approfondimento di alcuni concetti fondamentali della Filosofia sociale (tra cui individuo, società, legame sociale, comunità, interessi, passioni, identità, riconoscimento) e di riflettere sullo statuto della Filosofia sociale sia come teoria critica sia come prospettiva normativa.
A.Smith, Teoria dei sentimenti morali, Istituto dell’Enciclopedia italiana, Roma 1991, pp. 5-85; D.Hume, Trattato sulla natura umana,vol. II, in Id., Opere filosofiche, Laterza, Roma-Bari 2008, pp. 312-340 e 607-635; M.Scheler, Essenza e forme della simpatia, F.Angeli, Milano 2010, pp. 33-153; E.Lecaldano, Simpatia, Cortina, Milano 2013; L.Boella, Sentire l’altro. Conoscere e praticare l’empatia, Cortina, Milano 2006
Obiettivi Formativi
il corso intende affrontare il tema dell’empatia, di grande rilevanza nel dibattito contemporaneo, per indagarne le origini filosofiche (in particolare il nesso con la simpatia di Hume e Smith), nonché la rilevanza etica e sociale a partire dalle molteplici declinazioni psicologiche.
Prerequisiti
Conoscenza dei concetti fondamentali della Filosofia sociale
Metodi Didattici
Lezioni frontali e esercitazioni seminariali (con possibili brevi testi scritti)
Altre Informazioni
Nell’ambito del corso si farà riferimento ad altri testi come per es. R.Stueber Karsten, L’empatia, Il Mulino, 2010; A.Pinotti, Empatia. Storia di un’idea da Platone al postumano, Laterza, Roma-Bari 2011, o articoli di aggiornamento su questo tema (cfr. la “Emotion review” ecc.)
Modalità di verifica apprendimento
Esame orale
Programma del corso
Il tema dell’empatia ha assunto negli ultimi decenni grande rilevanza all’interno di un dibattito che coinvolge diverse discipline (dalla filosofia alla psicologia, dalla sociologia alle neuroscienze). Non sempre tuttavia il significato del concetto risulta sufficientemente chiaro. Il corso intende in primo luogo indagarne le radici filosofiche nel sentimentalismo morale di Hume e Smith; in secondo luogo, si propone di chiarire differenze e convergenze tra il concetto di “simpatia” (che nasce nel XVIII sec.) e quello di “empatia” (a partire dalla fine del XIX secolo); in terzo luogo, vuole riflettere, attraverso la critica di Max Scheler alle etiche della simpatia, sulle implicazioni etiche e sociali di questo tema.