Introduzione al Purgatorio di Dante, con particolare attenzione ai tempi di composizione e divulgazione della seconda cantica della Commedia, ai problemi filologici che il testo pone, alle principali linee interpretative relative alla cantica e ai singoli canti.
• D. ALIGHIERI, Purgatorio.
Lettura e commento dell’intera cantica su una buona edizione integrale, per es. D.A., La Divina Commedia, a cura di U. BOSCO e G. REGGIO, Firenze, Le Monnier, 1979 (o rist. successive), o D.A., Commedia, con il commento di A.M. CHIAVACCI LEONARDI, Milano, Mondadori, 1991-1997 (o rist. successive).
• Lectura Dantis Romana, Cento canti per cento anni, II. Purgatorio, 2 tomi, a cura di E. MALATO e A. MAZZUCCHI, Roma, Salerno Editrice, 2014.
La lettura commentata del Purgatorio andrà integrata con l’approfondimento di due lecturae scelte tra quelle contenute nel volume indicato.
Per un inquadramento della vita e delle opere di Dante si consiglia la lettura di E. MALATO, Dante, Roma, Salerno Editrice, 2017(4)
Durante le lezioni verrà data indicazione di altra bibliografia; testi e materiali inerenti la materia trattata (riproduzioni di testimoni manoscritti, pagine di edizioni critiche, chiose di antichi commentatori, ecc.) verranno forniti in fotocopia: la loro conoscenza è necessaria ai fini dell’esame.
Obiettivi Formativi
Il corso si propone di introdurre alla conoscenza del poema e in particolare alla lettura della seconda cantica della Commedia, dedicata al Purgatorio, così da conseguire un duplice obiettivo. Attraverso un'indagine che si avvale di metodologie differenti e complementari (filologiche, storiche, linguistiche, codicologiche) si intende favorire una conoscenza critica dell’opera di Dante maturata attraverso la lettura diretta del testo (vd. “Descrittori di Dublino”: Conoscenza e comprensione). Inoltre l’analisi dei canti del Purgatorio, nella comprensione dei quali verranno valorizzate sia le chiose dell’antica esegesi, sia le lecturae dei moderni, nonché le diverse linee interpretative in esse presenti, intende conseguire l’obiettivo di collocare Dante nel suo tempo, al fine di sollecitare la riflessione su come epoche differenti si siano confrontate con il suo pensiero e la sua poesia dirompente (vd. “Descrittori di Dublino”: capacità di applicare conoscenza e comprensione, autonomia di giudizio, abilità comunicative, capacità di apprendimento).
Prerequisiti
Conoscenza della lingua latina.
Metodi Didattici
Lezione frontale. Si prevede l’uso di strumenti informatici e la visione autoptica guidata di manoscritti danteschi in almeno una delle grandi biblioteche di conservazione di Firenze.
Altre Informazioni
Per qualsiasi dubbio o problema si consiglia di rivolgersi direttamente al docente.
Modalità di verifica apprendimento
Esame orale, anche per gli studenti Erasmus. L'esame sarà strutturato a partire da un argomento scelto dallo studente; successivamente si accerterà la capacità di comprendere puntualmente il testo di Dante oggetto del corso; quindi si verificherà la capacità di organizzare discorsivamente le conoscenze acquisite e/o sviluppati nella bibliografia indicata, la capacità di ragionamento critico sugli elementi ecdotici presi in considerazione, la competenza nell’impiego del lessico specialistico, la chiarezza ed efficacia espositiva.
Programma del corso
La stesura della Commedia impegnò Dante per circa tre lustri e la sua pubblicazione avvenne in tempi e con modalità differenti per ciascuna delle tre cantiche. La fortuna che essa conobbe fu straordinaria, sollecitando, tra l’altro, la produzione di una nuova tipologia di codice e la diffusione di chiose e glosse atte a favorire la comprensione del testo, che si rivolgeva anche a un pubblico che forse per la prima volta si accostava a un’opera letteraria. Questa situazione segna profondamente le modalità di ricezione sia delle singole cantiche (le prime due già durante la vita del suo autore), sia del poema nel suo insieme, e pone complessi problemi filologici ed ecdotici di cui il lettore della Commedia deve essere consapevole. Il Purgatorio inoltre interroga i suoi lettori anche per ragioni storiche, culturali e religiose: acquisito recentemente dalla Chiesa come terzo regno oltremondano, solo con Dante esso trova una sua precisa collocazione geografica e una dettagliata descrizione poetica e iconografica, che sancisce l’affermazione di una nuova visione dell’oltretomba. Dante del resto, attraverso gli incontri lungo le balze del Purgatorio, matura una coscienza di sé come uomo e come poeta differente da quella che lo caratterizza nella catabasi dell’Inferno e che, mentre lo porta a riconquistare la libertà dell’arbitrio, e dunque la piena umanità, diventa preludio per l’ascesa della cantica paradisiaca.