Fulvio Cervini, La prospettiva di Brunelleschi. Quaranta buone ragioni per studiare l’arte medievale, CB edizioni, Poggio a Caiano 2016.
Xavier Barral i Altet, Contro l’arte romanica? Saggio su un passato reinventato, Jaca Book, Milano 2009.
Donata Levi, Il discorso sull’arte. Dalla tarda antichità a Ghiberti, Bruno Mondadori, Milano 2010, pp. 129-234.
Beat Brenk, Originalità e innovazione nell’arte medievale, in Arti e storia nel Medioevo, a cura di Enrico Castelnuovo e Giuseppe Sergi, I, Tempi spazi istituzioni, Einaudi, Torino 2002, pp. 3-69.
Enrico Castelnuovo, Il fantasma della Cattedrale, in Arti e storia nel Medioevo, a cura di Enrico Castelnuovo e Giuseppe Sergi, IV, Il Medioevo al passato e al presente, Einaudi, Torino 2004, pp. 3-29.
B)
Hans Peter Autenrieth, voce Architettura dipinta, in Enciclopedia dell’Arte Medievale, II, Istituto dell’Enciclopedia Italiana, Roma 1991, pp. 380-397.
Hans Peter Autenrieth, Il colore dell'architettura, in Lanfranco e Wiligelmo: il Duomo di Modena, catalogo della mostra di Modena (21 luglio 1984 - 31 luglio 1985), a cura di Enrico Castelnuovo, Adriano Peroni, Salvatore Settis, Panini, Modena 1984, pp. 241-263.
Il colore nel Medioevo. Arte, simbolo, tecnica. Pietra e colore: conoscenza, conservazione e restauro della policromia, atti delle giornate di studi (Lucca, 22-24 novembre 2007) a cura di Paola Antonella Andreuccetti e Iacopo Lazzareschi Cervelli, Istituto Storico Lucchese, Lucca 2009 (con particolare riguardo agli interventi di Collareta, Ascani, D’Aniello, Giusti).
Il colore delle facciate. Siena e l’Europa nel Medioevo, atti del convegno (Siena, 2-3 marzo 2001) a cura di Francesca Tolaini (Quaderni del CERR, 2), Pacini, Ospedaletto 2005.
Da consultare:
F. Scirea, Pittura ornamentale del medioevo lombardo. Atlante (secoli VIII-XIII), Jaca Book, Milano 2012.
Non fa male consultare:
Jürgen Michler, Über die Farbfassung hochgotischer Sakralräume, in «Wallraf-Richartz-Jahrbuch», 39, 1977, pp. 29-64.
Jürgen Michler, La cathédrale Notre-Dame de Chartres: Reconstitution de la polychromie originale à l'intérieur, in «Bulletin Monumental», 147, 1989, pp. 117-131.
Jürgen Michler, Grundlagen zur gotischen Wandmalerei, in «Jahrbuch der Berliner Museen», 32, 1990, pp. 85-136.
Géraldine Victoir, La polychromie et l’apport de son étude à la connaissance de l’architecture gothique, in Architecture et sculpture gothiques. Renouvellement des méthodes et des regards, atti del convegno (Noyon, 19-20 giugno 2009) a cura di Stéphane Diane Daussy e Arnaud Timbert, Presses Universitaires, Rennes 2012, pp. 121-135.
Patrice Calvel, La restauration du décor polychrome du choeur de la cathédrale de Chartres, in «Bulletin Monumental», 169, 2011, 1, pp. 13-22.
Irène Jourd’heuil, Polychromie architecturale et vitraux “en trompe-l’oeil” de la cathédrale de Chartres, in «Bulletin Monumental», 173, 2015, 3 pp. 223-248.
In generale, per quanto concerne deontologia, motivazioni e metodi della ricerca, si suggerisce (ma non solo ai laureandi):
Fulvio Cervini, Tesi e malintesi. Piccolo dizionario ad uso dei laureandi, Felici, Ghezzano 2012.
Obiettivi Formativi
Il corso intende fornire un viatico allo studio criticamente avvertito dei monumenti medievali, con particolare riguardo all’architettura e alla sua decorazione. Non si tratterà dunque di una storia dell’arte e dell’architettura in senso tradizionale e diacronico, quanto di una riflessione per temi e problemi, che toccherà anche le forme di percezione e rappresentazione dell'arte medievale dopo il medioevo. In particolare, la seconda parte del corso riguarderà Il ruolo volto dai rivestimenti cromatici nell'architettura, con particolare riguardo ai secoli XII e XIII.
Il corso potrà inoltre giovarsi, secondo la disponibilità, di contributi sia di altri docenti dell’ateneo che di studiosi ospiti. Si incoraggia del resto un vivace e assiduo contatto sul campo con opere e monumenti: le lezioni frontali potranno venire integrate da alcune visite guidate a significativi complessi architettonico-scultorei, ma ciò non implica che lo studente si privi del piacere della scoperta individuale.
Obiettivi e programmi più articolati saranno forniti all'inizio del corso.
Prerequisiti
Conoscenza di base, manualistica, della storia dell'arte medievale, in Italia e in Europa.
Metodi Didattici
Lezioni frontali con proiezioni di immagini e filmati, con eventuali uscite per visite e seminari.
Modalità di verifica apprendimento
Esame orale. Si prevede la possibilità di una verifica in itinere, sotto forma di questionario, sulle conoscenze generali di storia dell'arte medievale. L'esame sarà soprattutto una conversazione intorno alla bibliografia, tesa ad accertare l'effettiva conoscenza dei testi, ma soprattutto lo spirito critico e la capacità argomentativa dei candidati. Altre domande riguarderanno gli argomenti affrontati nelle lezioni e potranno prevedere il riconoscimento e il commento di immagini proiettate in aula.
Programma del corso
Il programma esteso sarà fornito durante il corso.