Il laboratorio intende sollecitare i partecipanti ad acquisire e/o sviluppare capacità espressive in ambito audiovisivo.
Conoscenze e capacità di comprensione: si è ritenuto opportuno proporre come riferimento espressivo l’analisi del cinema sperimentale in genere, dalle avanguardie storiche al cinema underground, alle esperienze contemporanee di cinema “personale” rese accessibili dall’evoluzione delle tecniche digitali.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate: sulla base delle diverse modalità realizzative esaminate i partecipanti propongono un loro progetto audiovisivo all’interno di un’area tematica precedentemente individuata.
Autonomia di giudizio: l’analisi puntuale delle ipotesi realizzative conduce ogni singolo proponente a valutare la fattibilità del proprio progetto e ad adeguarlo alle concrete capacità individuali.
Abilità comunicative: in un contesto scolastico in cui la pratica dell’espressione audiovisiva non è materia curricolare diffusa ma confinata all’interesse del singolo individuo, l’acquisizione delle abilità espressive dovrà essere commisurata sulla base dei diversi livelli di partenza dei partecipanti.
Capacità di apprendere: saper padroneggiare gestire le tre fasi fondamentali (ideazione, riprese, montaggio) di ogni realizzazione audiovisiva.
Prerequisiti
Impegno personale ad acquisire elementi di base del montaggio.
Metodi Didattici
lezioni frontali aperte al confronto di opinioni
Altre Informazioni
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Modalità di verifica apprendimento
Ogni studente consegnerà entro la data stabilita per la verifica finale un proprio elaborato audiovisivo dalla durata compresa tra i 3 ed i 5 minuti.
Nel corso del primo incontro laboratoriale verrà stabilito il “tema” a cui ogni realizzazione dovrà fare riferimento ma che potrà venire rielaborato anche in chiave marcatamente personale. Essendo per sua stessa natura la realizzazione audiovisiva un lavoro prevalentemente di squadra (sceneggiatore, regista, montatore, operatore etc.) è consentito agli studenti di formare, qualora lo desiderino, piccoli nuclei di lavoro, massimo di tre persone, al cui interno ognuno svilupperà l’aspetto che più gli è congeniale (la scrittura, la regia, la ripresa, il montaggio etc.) senza però estraniarsi ad alcuna delle diversi fasi del lavoro produttivo, i cui specifici contributi saranno accertati nel corso della verifica finale. I materiali audio e video su cui lavorare potranno venire realizzati per l’occasione ricorrendo a qualsiasi strumento di registrazione audiovisiva, dai cellulari alle videocamere, oppure ricavati da materiali preesistenti (found footage) oppure risultare dall’intreccio di entrambi gli elementi.
I criteri per stabilire l’idoneità dei singoli studenti consisterà non tanto nella qualità estetica degli elaborati stessi, che il laboratorio non si pone, piuttosto deriveranno dal confronto tra i livelli di partenza delle specifiche competenze, significativamente sempre diverse da soggetto a soggetto, e le acquisizioni nel frattempo maturate in fatto di ideazione, di costruzione e di manipolazione delle immagini audiovisive rivolte a specifiche finalità espressive.
Sarà possibile verbalizzare sul libretto e raccogliere le firme (studenti stranieri) ad ogni appello e ricevimento successivo alla verbalizzazione sul sistema informatico di Ateneo.
Programma del corso
Il laboratorio si propone il fine di avviare gli studenti partecipanti ad una pratica concreta di manipolazione e di rielaborazione di materiali audiovisivi, prevedendo sia l'uso di materiali già esistenti (found footage) che sperimentando la produzione in prima persona di nuovi materiali.
Il riferimento per le brevi realizzazioni degli studenti sarà quell'area cinematografica la cui produzione esula dai canoni della produzione audiovisiva di stampo industriale (per il grande e per i piccoli schermi), che con dizioni e declinazioni diverse si definisce
di volta in volta come "home movies", cinema sperimentale o underground, cinema personale o privato, cinema autobiografico etc. etc.
Negli incontri laboratoriali si alternerà la visione di testi cinematografici esemplificativi delle diverse modalità espressive, alla indicazione delle competenze minime in fatto di ripresa e di editing audiovisivo, alle riflessioni sugli ambiti d'espressione audiovisiva che esulano dai tradizionali "generi" cinematografici.
Il laboratorio non può intendersi come una "scuola di cinematografia" che ovviamente prevederebbe percorsi didattici pluriennali. Perciò è richiesto ai partecipanti un impegno di esercitazione e di apprendimento che non si esaurisce con la sola frequenza al laboratorio.
Le 18 ore di lezione frontale di cui il laboratorio si compone saranno suddivise in cinque incontri settimanali consecutivi di 3 ore ciascuno e di un sesto appuntamento di tre ore, ad un mese di distanza dell'ultima lezione, dedicato alla visione, alla valutazione critica dei materiali nel frattempo elaborati.