- Singoli saggi e contributi forniti in dispense.
- Riccardo Gualdo - Stefano Telve, Linguaggi specialistici dell'italiano, Roma, Carocci, 2011.
Obiettivi Formativi
Di conoscenza
- il corso intende affrontare il tema dei linguaggi settoriali in prospettiva storica soffermandosi in modo particolare sulla produzione toscana di epoca tardomedievale e rinascimentale.
Di competenza
- capacità di utilizzare fonti e strumenti lessicografici che permettano il recupero e lo studio dei linguaggi settoriali;
- capacità di leggere e interpretare i testi di autori che si collocano agli albori della moderna trattatistica tecnico-scientifica in lingua volgare (da Piero della Francesca a Pacioli, a Leonardo da Vinci).
Prerequisiti
Buona conoscenza della grammatica storica italiana.
Metodi Didattici
Lezioni frontali.
Altre Informazioni
Si ricorda che è richiesta una frequenza obbligatoria per i 2/3 delle lezioni. Non
sono previste modalità di esame da non frequentante se non per gli studenti con
iscrizione part-time (che devono prendere contatto con il docente all'inizio del corso
per concordare un programma specifico).
Modalità di verifica apprendimento
L'esame si svolgerà solo in forma orale, anche per gli studenti non frequentanti o dei programmi di scambio (Erasmus e altri). La prova si articolerà su domande inerenti le singole parti del corso e i singoli testi di riferimento. Durante la prova si richiederà allo studente anche l'analisi dei testi analizzati a lezione e resi disponibili attraverso materiali in fotocopia forniti dalla docente.
Programma del corso
- Caratteristiche generali dei linguaggi settoriali nel loro rapporto con la lingua comune.
- Le diverse componenti: lessico, sintassi e testualità.
- La dimensione storica e gli strumenti della ricerca.
- La Toscana dei secoli XIII-XV e l'avvio di tradizioni scrittorie in volgare di ambito tecnico-scientifico.
- La lingua della matematica (da Fibonacci agli abachisti).
- La lingua delle arti e delle tecniche (da Piero della Francesca a Leonardo).
- La lingua dell'economia e del commercio (dai Frammenti fiorentini del 1211 a Pacioli) e la sua fortuna europea.