Considerate le circostanze attuali dovute alla pandemia e la conseguente chiusura delle biblioteche, si fornirà quanto più materiale possibile su Google Drive, i dettagli dell'accesso al quale saranno comunicati all'inizio del corso.
Programma d'esame:
- Gershon Shaked, "Narrativa ebraica moderna. Una letteratura nonostante tutto", Milano, Terra Santa 2011;
- Lara Tavarnesi, "Raccontare la catastrofe: il «problema» della Shoah nella letteratura israeliana contemporanea", «Materia Giudaica» XV-XVI (2010-2011), pp. 545-554;
- 1 articolo a scelta tra quelli riportati di seguito.
- Rachel Feldhay Brenner, "Discourses of Mourning and Rebirth in Post-Holocaust Israeli Literature: Leah Goldberg's "Lady of the Castle" and Shulamith Hareven's "The Witness".", «Hebrew Studies» 31 (1990), pp. 71-85;
- Dvir Abramovich, "Post-Holocaust Identity and Unresolved Tension in Modern-day Israel: Savyon Liebrecht's "Apples from the Desert"." «Women in Judaism» 3/1 (2002), pp. 1-13;
- Omer Bartov, "Kitsch and Sadism in Ka-Tzetnik's Other Planet: Israeli Youth Imagine the Holocaust", «Jewish Social Studies» 3/2 (1997), pp. 42-76;
- Moshe Pelli. "A Late Encounter with the Holocaust: Paradigms, Rhythm and Concepts in "The Brigade" by Hanoch Bartov", «Hebrew Studies» 22 (1981), pp. 117-254;
- Nitza Ben-Dov, "Vengeance or Rescue? The Tragic Dilemma in Hanoch Bartov's "The Brigade".", «Hebrew Studies» 57 (2016), pp. 299-321;
- Gabriella Moscati Steindler, "Sho'ah e immaginario nella letteratura israeliana", in Paolo Amodio, Romeo De Mano, Giuseppe Lissa (a cura di), "La Sho'ah tra interpretazione e memoria", Atti del Convegno Internazionale, Napoli, Vivarium 1997, pp. 255-270;
- Eadem, "Catarsi nazionale e catarsi individuale: il dramma della Sho'ah in Israele", in Francesco Aspesi, Vermondo Brugnatelli, Anna Linda Callow, Claudia Rosenzweig (a cura di), "Il mio cuore è a Oriente", Quaderni di Acme 101, Milano, Cisalpino 2008, pp. 709-718;
- Leo Yudkin (a cura di), "Hebrew Literature in the Wake of the Holocaust", London, Associated University Press 1993;
- Zoe Vania Waxman, "Writing the Holocaust. Identity, Testimony, Representation", Oxford, Oxford University Press 2006;
- Asher Salah, "La Shoah nel cinema israeliano", in Marta Baiardi, Alberto Cavaglion (a cura di), "Dopo i testimoni. Memorie, storiografie e narrazioni della deportazione razziale", Roma, Viella 2014;
- Vittorio Dan Segre, "Le metamorfosi di Israele", Torino, UTET 2006;
- George Bensoussan, "Usi e abusi della memoria della Shoah in Occidente" in Marta Baiardi, Alberto Cavaglion (a cura di), "Dopo i testimoni. Memorie, storiografie e narrazioni della deportazione razziale", Roma, Viella 2014.
Obiettivi Formativi
Le 15 ore del Laboratorio sono dedicate alla narrativa israeliana contemporanea avente come tema centrale la Shoà e consentiranno agli studenti di:
a. acquisire i fondamenti della letteratura israeliana di età contemporanea dedicata alla Shoà.
b. padroneggiare le problematiche metodologiche inerenti alla letteratura come testimonianza.
c. sviluppare le proprie capacità di lettura e analisi critica dei testi in lingua originale.
Prerequisiti
È richiesta una conoscenza di base della lingua ebraica.
Metodi Didattici
Il corso sarà erogato in modalità a distanza, secondo le linee guida definite dall'ateneo per contrastare la diffusione della pandemia da SARS-CoV-2. La modalità specifica (lezioni in videoconferenza o registrazioni con presentazione) sarà concordata direttamente con gli studenti, i quali sono pregati di contattare il docente prima della data di inizio dei corsi, prevista per l'11 maggio 2020, all'indirizzo e-mail riportato nella pagina personale del docente nel CERCACHI (sito UNIFI).
Il corso sarà articolato in due parti:
1. una parte teorica (6 ore);
2. una parte di lettura e analisi critica di una selezione di testi (9 ore).
Altre Informazioni
Il modulo ha una durata di 15 ore di lezione, tenute nella seconda parte del semestre dal Prof. Legnaioli dall'11 maggio 2020.
Modalità di verifica apprendimento
Gli esami saranno svolti in modalità a distanza, secondo le disposizioni reperibili sul sito UNIFI e della Scuola di Studi Umanistici e della Formazione.
L'esame prevederà un colloquio orale articolato in tre parti, delle quali le prime due copriranno la bibliografia assegnata (si veda la sezione "Testi di riferimento"), mentre l'ultima riguarderà i testi analizzati a lezione:
1. principali correnti e tendenze della narrativa israeliana contemporanea (Shaked);
2. modalità di narrazione della Shoà in Israele e problemi inerenti + tema relativo alla lettura a scelta.
3. lettura, traduzione e analisi critica di alcuni passi tra quelli esaminati durante le lezioni.
La valutazione finale non è espressa in trentesimi, ma, trattandosi di un laboratorio, verrà stabilita l'idoneità dei candidati sulla base delle risposte fornite per le tre parti elencate.
I candidati devono dimostrare:
1. la conoscenza dei concetti fondamentali della storia della narrativa israeliana contemporanea;
2. la capacità di leggere, tradurre e commentare testi letterari in ebraico con autonomia critica e servendosi del linguaggio tecnico-specialistico appropriato;
3. adeguate capacità di sintesi ed analisi.
Programma del corso
«NON È DI QUI. NON È UNO DI NOI.» IDENTITÀ A CONFRONTO NELLA NARRATIVA ISRAELIANA CONTEMPORANEA.
Il corso prenderà in esame la rappresentazione letteraria dell'incontro/scontro tra sabra e sopravvissuti alla Shoà, così come emerge dalla produzione narrativa degli anni '60-'80. Attraverso la lettura di un'antologia di testi di autori quali Katzetniq, Hanoch Bartov, Amos Oz, Shulamit Hareven e Savyon Liebrecht si delineerà il percorso lento e tortuoso che portò il pubblico israeliano ad integrare i sopravvissuti all'interno dello spazio letterario, processo che riflette specularmente il loro travagliato ingresso nel complesso e conflittuale contesto sociale dello stato levantino.
I passi saranno tratti dalle seguenti opere:
- Ka-tzetnik 135633, "Kachol me’efer", Tel Aviv, ‘am ‘oved 1966 ("La fenice venuta dal lager", Pgreco 2017)
- Hanoch Bartov, "Pitz‘e bagrut", Tel Aviv, ‘am ‘oved 1965
- Amos Oz, "Laga‘at bamayim, laga‘at baruach", Tel Aviv, ‘am ‘oved 1973 ("Tocca l'acqua, tocca il vento", Feltrinelli 2017)
- Shulamit Hareven, "Ha-‘ed", in "Bedidut", Tel Aviv, ‘am ‘oved 1980 ("Il testimone", in G. Moscati Steindler (a cura di), "Racconti da Israele", Milano, Mondadori 1993)
- Savyon Liebrecht, "Chagigat ha-’erusin shel Chayyuta", in "Tappuchim min ha-midbar", Tel Aviv, Sifriyyat po‘alim 1986 ("La festa di fidanzamento di Hayuta", in "Mele dal deserto", Roma, e/o 2001)