Il corso intende attraversare – concentrandosi in particolare su due momenti-chiave – la narrativa del secondo Novecento e dei primi anni del secolo attuale per individuare, alla luce di casi romanzeschi esemplari, le principali tendenze e le più dibattute questioni estetiche.
Testi narrativi:
- Raffaele La Capria, «Ferito a morte», 1961.
- Giorgio Bassani, «Il giardino dei Finzi-Contini», 1962 (criticamente inquadrato con Nicola Turi, «Sul limitar della soglia: spazi temi e strategie narrative del Giardino», in «La Rivista», 3, 2015, consultabile all’indirizzo https://f.hypotheses.org/wp-content/blogs.dir/326/files/2016/01/Turi-glissées.pdf), oppure «L’Airone», 1968 (criticamente inquadrato con Anna Dolfi, «L’Airone: una figura della malinconia», in «Giorgio Bassani. Una scrittura della malinconia», Roma, Bulzoni, 2003, pp. 107-127).
- Beppe Fenoglio, «Una questione privata», 1963.
- Giuseppe Berto, «Il male oscuro», 1964.
Testi critici (per la comprensione del dibattito letterario degli anni Sessanta gli studenti dovranno inoltre dimostrare la conoscenza dei seguenti saggi):
- Elio Vittorini, «Industria e letteratura», in «Letteratura arte società: articoli e interventi 1938-1965», Einaudi, 2008, pp. 955-962.
- Italo Calvino, «Il mare dell’oggettività», in «Una pietra sopra: discorsi di letteratura e società», 1980.
- Maria Corti, «Neoavanguardia», in «Il viaggio testuale», Torino, Einaudi, 1978, pp. 111-130.
- Alberto Arbasino, «La gita a Chiasso», in «Gruppo 63. Critica e teoria» (nell’edizione Feltrinelli 1976 o Testo & immagine 2003).
Seconda parte
Testi narrativi
- Un testo a scelta di Antonio Tabucchi tra «Piccoli equivoci senza importanza» (1985), «Requiem» (1991) e «Sostiene Pereira» (1994), criticamente inquadrato con i primi tre capitoli («Storie incompiute, finzione e gioco del reves»; «La scrittura e gli oggetti della saudade»; «Lo spleen di Parigi e il senso di colpa»: pp. 9-54) di Anna Dolfi, «Gli oggetti e il tempo della saudade. Le storie inafferrabili di Antonio Tabucchi», Firenze, Le Lettere, 2010.
- Un romanzo a scelta di Daniele Del Giudice tra «Lo stadio di Wimbledon» (1983) e «Staccando l’ombra da terra» (1994), criticamente inquadrato con Paolo Zublena, «La scienza del sentimento. Il linguaggio tecnico-scientifico in Daniele Del Giudice», in «L’inquietante simmetria della lingua: il linguaggio tecnico-scientifico nella narrativa italiana del Novecento», Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2002, pp. 119-142.
- Un romanzo a scelta di Walter Siti tra «Troppi paradisi» (2006) e «Il contagio» (2008) (criticamente inquadrato con «Un libro in questione: Walter Siti, Troppi paradisi», in «Allegoria», 55, 2007, pp. 211-229)
- Inoltre gli studenti dovranno dimostrare la conoscenza di un testo a scelta tra i seguenti:
Pier Vittorio Tondelli, «Altri libertini» (1980)
Aldo Busi, «Seminario sulla gioventù» (1984)
Pier Vittorio Tondelli, «Camere separate» (1989)
Sergio Atzeni, «Il figlio di Bakunìn» (1991)
Luther Blissett, «Q» (1999)
Antonio Moresco, «Canti del caos – prima parte» (2001)
Vitaliano Trevisan, «I quindicimila passi. Un resoconto» (2002)
Andrea Bajani, «Se consideri le colpe» (2007)
Helena Janeczek, «Le rondini di Montecassino» (2010)
Michele Mari, «Rosso Floyd» (2010)
Elena Ferrante, «L’amica geniale» (2011)
Francesco Pecoraro, «La vita in tempo di pace» (2013)
Giorgio Falco, «La gemella H» (2014)
Testi critici
- Daniele Giglioli, «Senza trauma: scrittura dell’estremo e narrativa del nuovo millennio», Macerata, Quodlibet, 2011.
- Andrea Cortellessa, «La terra della prosa», in «Allegoria», 64, 2011, pp. 51-79.
Obiettivi Formativi
CONOSCENZA Verrà approfondita la conoscenza di due stagioni della narrativa italiana (a partire dagli anni Sessanta del secolo scorso) ricostruendo il dibattito critico relativo e confrontando i principali testi prodotti, anche alla luce del contesto storico-politico di riferimento.
COMPETENZA Gli studenti saranno invitati a prendere confidenza con gli strumenti utili alla comprensione e all’ermeneutica di un testo narrativo (nella sua complessità semantica e strutturale) nonché a metterlo in relazione con il contesto storico, sociale, culturale e letterario in cui viene prodotto. Le lezioni dovranno servire inoltre ad acquisire un linguaggio tecnico adatto a comunicare con chiarezza e pertinenza i contenuti appresi.
COMPORTAMENTO il corso intende stimolare lo studente a sviluppare una corretta e proficua comunicazione con il docente, tesa all’acquisizione di un’autonomia critica, nonché l'uso consapevole degli strumenti di orientamento e ricerca offerti dalla struttura universitaria e dal Cds.
Prerequisiti
È richiesta una conoscenza di base del contesto letterario del Novecento e del linguaggio critico di riferimento.
Metodi Didattici
Lezioni frontali di due ore ciascuna, che potranno essere integrate con brevi relazioni orali degli studenti (le quali saranno valutate ai fini dell'esame finale).
Altre Informazioni
Gli studenti partime (tutti gli altri studenti sono tenuti alla frequenza obbligatoria di almeno 2/3 delle lezioni) o eventuali non frequentanti autorizzati, dovranno mettersi in contatto col dott. Nicola Turi per concordare uno specifico programma d’esame.
Tramite la piattaforma e-learning gli studenti potranno iscriversi al corso e scaricare materiali utili ad approfondire i contenuti del corso.
Modalità di verifica apprendimento
La valutazione avverrà tramite prova orale. Le domande riguarderanno i contenuti del corso a avranno lo scopo di accertare la conoscenza dei testi inseriti in programma e commentati a lezione, del contesto storico e letterario di riferimento, nonché la capacità di analisi (attraverso gli strumenti critici e metodologici richiesti dalla disciplina) e la proprietà di linguaggio dello studente.
Programma del corso
Il corso, di 12 CFU e intitolato IL ROMANZO DEL SECONDO NOVECENTO (E OLTRE), sarà articolato in due parti (di 6 CFU ciascuna). Nella prima (TRADIZIONE E INNOVAZIONE NELLA NARRATIVA DEGLI ANNI SESSANTA) si intende ripercorrere una stagione particolarmente viva della nostra narrativa esplorandone le principali tendenze e figure letterarie e soffermandosi in particolare sui testi – che segnano il decennio e ne accendono il dibattito – di Giorgio Bassani e Beppe Fenoglio ma anche, su un versante più sperimentale, di Raffaele La Capria e Giuseppe Berto (toccando contemporaneamente questioni legate all’attività del Gruppo 63, alla riscoperta di Gadda, al filone del romanzo industriale, alla svolta oulipiana di Calvino). Nella seconda parte invece (TERZO NOVECENTO? UNA MAPPATURA GENERALE), dopo un salto temporale di circa quindici anni, il corso si muoverà entro una regione meno esplorata della nostra narrativa cercando di fissare, al netto dei mutamenti intervenuti nel contesto storico-sociale e in quello editoriale, gli orientamenti estetici principali e le figure letterarie di maggior rilievo (l’attenzione si concentrerà soprattutto sui nomi di Daniele Del Giudice, Antonio Tabucchi e Walter Siti, abbracciando così un periodo complessivo che va dai primi anni Ottanta a oggi).
Gli studenti che dovessero sostenere un esame da 6 crediti in Letteratura italiana moderna e contemporanea potranno seguire la seconda parte del corso.