Il corso indagherà modalità e funzioni retoriche dell’argomentazione nel discorso sull’arte. Tenterà di rispondere alle seguenti domande: Il discorso sull’arte è invariabilmente e da sempre argomentativo? In che modo strutture e strategie argomentative sono specifiche al campo artistico? Come sono cambiate nel tempo e da un contesto socio-culturale all’altro, ed in che modo rispecchiano il variare e l’evolversi del concetto di opera d’arte e dell’arte stessa?
Stephen Toulmin, The Uses of Argument, Cambridge University Press [1958] 2003
Paul Tucker, Justificatory Arguments in Writing on Art, in Variation and Change in Spoken and Written Discourse. Perspectives from Corpus LInguistics, a cura di J. Bamford et al., John Benjamins, 2013
Una bibliografia più ampia verrà fornita durante il corso.
Obiettivi Formativi
Trasmettere conoscenza della delle strutture e delle strategie argomentative del discorso sull'arte e della loro storia; ed in tal modo formare consapevolezza critica della complessità semantica e comunicativa di tale discorso, e della sua variazione nel corso del tempo e attraverso diversi contesti socio-culturali.
Prerequisiti
Conoscenze di base della letteratura artistica dall'antichità classica ad oggi.
Metodi Didattici
Lezioni frontali.
Altre Informazioni
Alcuni dei testi esaminati saranno in lingue straniere, quali l'inglese e il francese. Tuttavia, tali testi saranno ampiamente glossati in aula.
Modalità di verifica apprendimento
Esame orale, con domande sui contenuti delle lezioni e sulla bibliografia indicata. Ulteriori precisazioni sulle modalità di esame saranno fornite durante il corso.
Programma del corso
Ragionamenti artistici. Modi e ruoli dell’argomentazione nel discorso sull’arte
Come si ragiona intorno all'arte e a quali fini? Il corso si interrogherà sulle modalità e sulle funzioni retoriche dell’argomentazione nel discorso sull’arte, cercando di dare a quest’ultima espressione un’accezione più ampia possibile, in senso sia cronologico, che tipologico e (non per ultimo) linguistico-culturale.
Mancano ancora degli studi approfonditi in proposito. Ad esempio, ll filosofo inglese Stephen Toulmin, autore di uno dei più fortunati modelli teorici dell’argomentazione, accenna al discorso sull’arte nell’illustrare i concetti complementari della "field-dependent" e della "field-invariant argumentation", ma senza precisare i modi specifici in cui il modello da lui proposto si realizza in tale discorso.
La posta in gioco è alta: la stessa razionalità del discorso sull’arte. Questa è stata messa in dubbio da alcuni studiosi, in quanto tale discorso non sarebbe conforme ad un modello argomentativo canonico di tipo inferenziale. Per Toulmin invece il discorso sull'arte si dimostrerebbe razionale in quanto non solo avanza delle argomentazioni a sostegno dei giudizi che esprime, ma mette in gioco, seppure spesso in modo tacito, delle "warrants" o assunti che garantiscono la validità di tali argomentazioni e del nesso logico che le lega ai giudizi.
Le domande che ne conseguono sono diverse. Il discorso sull’arte è invariabilmente e da sempre di carattere argomentativo? Se effettivamente presenti, in che modo giudizi, argomentazioni e "warrants" sono specifici al campo artistico? Infine, come sono cambiati nel tempo e da un contesto socio-culturale all’altro; ed in che modo tali cambiamenti rispecchiano il variare e l’evolversi del concetto di opera d’arte e dell’arte stessa?