PER L’ESAME
-P. Orlandini, Le arti figurative, in Megale Hellas: storia e civiltà della Magna Grecia, Milano 1983, pp. 329-554.
-G. Rizza, E. De Miro, Le arti figurative dalle origini al V secolo a.C., in Sikanie: storia e civiltà della Sicilia greca, Milano 1989, pp. 125-242.
MANUALI DI RIFERIMENTO
-G.F. La Torre, Sicilia e Magna Grecia. Archeologia della colonizzazione greca d’Occidente, Bari 2011.
Obiettivi Formativi
Gli obiettivi formativi sono rivolti all'approfondimento delle competenze nella storia dell'arte greca precedentemente acquisite durante il corso di laurea triennale e alla formazione di conoscenze adeguate, con particolare riferimento alla consapevolezza della del valore dell’archeologia (inclusiva della storia dell’arte antica) come disciplina storica, all'acquisizione e al perfezionamento di un approccio metodologicamente rigoroso e corretto ai materiali, che partendo da un'analisi accurata e da un solido inquadramento formale, tipologico e cronologico, affiancato anche da ricerche storico-archivistiche, dallo studio delle fonti letterarie e da un'approfondita ricerca scientifica, miri alla ricomposizione e ricostruzione del contesto topografico e sociale di appartenenza; all’approfondimento di un contesto geografico-culturale differente da quello della Grecia propria (Magna Grecia e Sicilia); alla riflessione su problematiche relative alla dinamica di scambi e influenze reciproche tra centro e periferia; alla circolazione in ambito mediterraneo di uomini, idee, materiali, competenze tecniche, gusto, linguaggi figurativi, iconografie; allo sviluppo di spirito critico, capacità comunicativa e partecipazione attiva alle discussioni sia in sede di lezioni frontali sia nelle visite ed esercitazioni.
Prerequisiti
Conoscenze di base di archeologia greca e romana acquisite durante il corso di laurea triennale; auspicale conoscenza della storia e dell'epigrafia greca e romana e della lingua latina e greca.
Metodi Didattici
Il corso si articola in lezioni frontali, con la proiezione di power point, e in esercitazioni con l'osservazione diretta dei materiali e la sollecitata attiva discussione in merito in occasione di visite ai musei (Museo Archeologico Nazionale di Firenze, Gallerie degli Uffizi).
Altre Informazioni
BIBLIOGRAFIA DI APPROFONDIMENTO
-E. Langlotz, L’arte della Magna Grecia. Arte greca in Italia meridionale e Sicilia, Roma 1968 (edizione originale tedesca: Die Kunst der Westgriechen in Sizilien und Unteritalien, München 1963).
-C. Marconi, Selinunte: le metope dell’Heraion, Modena 1994.
-R.R. Holloway,Influences and Styles in the Late Archaic and Early Classical Greek Sculpture of Sicily and Magna Graecia, Louvain 1975.
-R.R. Holloway, Archeologia della Sicilia antica, 1995.
-R. Belli Pasqua, La scultura in marmo e pietra. Catalogo del Museo Nazionale Archeologico di Taranto, IV, 1, Taranto 1995.
-N. Bonacasa (a cura di), Lo stile severo in Grecia e in Occidente: aspetti e problemi, Roma 1995.
-Lippolis 1996 = E. Lippolis (a cura di), I Greci in Occidente. Arte e artigianato in Magna Grecia, catalogo della mostra (Taranto), Napoli 1996.
-G. Pugliese Carratelli 1996 = G. Pugliese Carratelli (a cura di), I Greci in Occidente, catalogo della mostra (Venezia), Monza 1996.
-U. Steininger, Die archaische und fruhklassische Grosplastik Unteritaliens und ihr Verhaltnis zum Mutterland, Munster 1996.
-A. Celani, Opere d’arte greche nella Roma di Augusto, Napoli 1998.
-G. Cirucci, Sculture greche di VI-IV secolo a.C. reimpiegate nella Roma antica. Una proposta di sintesi, in RIA, 60, 2005, pp. 9-57.
-B.A. Barletta, Archaic and Classical Magna Graecia, in O. Palagia (ed.), Greek sculpture. Function, materials, and techniques in the Archaic and Classical periods, Cambridge 2006, pp. 77-118.
-D. Mertens, Città e monumenti dei Greci d’Occidente, Roma 2006.
-Lazzarini 2007 = L. Lazzarini, Indagini archeometriche sui marmi bianchi della statuaria e architettura della Magna Grecia, in Marmora, 3, 2007, pp. 21–52.
-M.L. Catoni (a cura di), La forza del bello: l’arte greca conquista l’Italia, catalogo della mostra (Mantova, 29 marzo - 6 luglio 2008), Milano 2008.
-G. Adornato (a cura di), Scolpire il marmo: importazioni, artisti itineranti, scuole artistiche nel Mediterraneo antico. Atti del Convegno di studio (Pisa, 9-11 novembre 2009), Milano 2010.
-G. Adornato, Akragas arcaica: modelli culturali e linguaggi artistici di una città greca d’Occidente, Milano 2011.
-C. Marconi, L’identificazione della "Dea" di Morgantina, in Prospettiva, 141-142, 2011, pp. 2-31.
-E. Ghisellini, Una testa femminile tarantina, in Bollettino d’Arte, 18, aprile-giugno 2013, pp. 1-14.
-C. Marconi, The Mozia Charioteer: A Revision, in Approaching the Ancient Artifact. Representation, Narrative, and Function. A Festschrift in Honor of H. Alan Shapiro, edited by A. Avramidou, D. Demetriou, Berlin-Boston 2014, pp. 435-447.
-C. Marconi, The Goddes from Morgantina, in Antike Plastik, 2016, pp. 1-31.
Modalità di verifica apprendimento
L'esame verterà sulla discussione sui testi indicati in bibliografia, e in particolare sui temi affrontati durante le lezioni e illustrati nei power points. Ci si attende la comprensione dei concetti generali e la capacità di approfondimento di singole problematiche.
Programma del corso
Introduzione: breve storia della colonizzazione greca in Magna Grecia e Sicilia e linee di sviluppo delle città principali; la necessità di approvvigionamento di marmi dall’esterno e la casistica delle qualità di marmo documentate; la questione della scarsa incidenza numerica delle opere di scultura in marmo rispetto ad altri media (bronzo, terracotta, pietra) sulla base dei rinvenimenti finora noti; storia degli studi e discussione delle ipotesi formulate della critica: importazione di prodotti finiti e semirifiniti, attività di maestranze itineranti, formazione di botteghe locali di scultura, per lo più connesse a grandi progetti architettonici e relativi cantieri. Analisi e discussione in dettaglio di una serie di opere, inquadrate nell’ambito della produzione scultorea greca contemporanea e con particolare riferimento al contesto topografico di provenienza, alla destinazione e funzione, a cominciare dai kouroi della Sicilia orientale e la kore incompiuta di Taranto, con un focus dedicato all’Efebo di Mozia e alla decorazione architettonica di importanti santuari della Sicilia e della Magna Grecia (Selinunte, Locri Epizefiri, Poseidonia, Taranto), sulla frequenza di sculture di tecnica acrolitica, sino alla questione della presenza di sculture magno-greche e siceliote nella Roma di età arcaica e repubblicana.