Insegnamento mutuato da: B004863 - FILOLOGIA ROMANZA Laurea Triennale (DM 270/04) in LINGUE, LETTERATURE E STUDI INTERCULTURALI Curriculum STUDI LINGUISTICI, LETTERARI E INTERCULTURALI
Lingua Insegnamento
Italiano
Contenuto del corso
Il corso prevede una presentazione dell’evoluzione delle lingue romanze a partire
dal latino volgare, con attenzione agli aspetti fonologici, morfologici, lessicali.
Verranno inoltre letti e commentati alcuni testi letterari medievali romanzi e impartite alcune nozioni di base di critica del testo
Manuale di base: Charmaine Lee, Linguistica romanza, Roma, Carocci, 2017 oppure W. D. Elcock, Le lingue romanze, L’Aquila, Japadre, 1975.
Ulteriore bibliografia sarà indicata durante le lezioni. Gli studenti esentati dalla frequenza (categorie indicate nel regolamento del corso di laurea) devono obbligatoriamente contattare la docente per concordare un programma alternativo a quello dei frequentanti
Obiettivi Formativi
Il corso di 36 ore è dedicato ai fondamenti della filologia romanza con l'obiettivo di:
a. consentire un primo approccio all’evoluzione delle lingue romanze a partire dal latino volgare e ai diversi generi letterari medievali romanzi;
b. offrire un bagaglio di conoscenze di carattere linguistico, storico-culturale e stilistico-formale, atto a facilitare la comprensione del testo letterario medievale nei suoi vari aspetti;
c. sviluppare la capacità critica attraverso l'analisi e il commento di alcuni testi medievali.
1. Conoscenza e capacità di comprensione (Knowledge and understanding): Il corso consente di raggiungere la conoscenza delle nozione di base della linguistica romanza e dell'ecdotica e una comprensione critica della tradizione letteraria romanza medievale trattata durante le lezioni e approfondita nello studio personale e permette di acquisire familiarità con il contesto storico, letterario e socioculturale del mondo romanzo medievale.
2. Conoscenza e capacità di comprensione applicate (Applying knowledge and understanding): L'insegnamento sviluppa le capacità di comprendere, proporre interpretazioni critiche e analizzare filologicamente i testi letterari in programma.
3. Autonomia di giudizio (Making judgements): Lo studente sarà in grado di instaurare un dialogo su tematiche linguistico-ricostruttive e letterarie affrontate durante il corso, formulando giudizi autonomi e motivati, ed elaborando criticamente i contenuti introdotti e discussi a lezione.
4. Abilità comunicative (Communication skills): Il corso prepara a comunicare efficacemente in forma orale sulle tematiche trattate durante le lezioni, con particolare attenzione alla terminologia linguistica e filologica e alla tradizione manoscritta e letteraria.
5. Capacità di apprendere (Learning skills): Gli studenti acquisiscono una padronanza metodologica finalizzata allo studio filologico.
Prerequisiti
I prerequisiti per la frequenza di questo corso sono quelli previsti dal Corso di Laurea
Metodi Didattici
Lezioni frontali
Altre Informazioni
Il corso si svolgerà nel primo semestre. Ulteriori informazioni verranno date all'inizio del corso.
Modalità di verifica apprendimento
Esame orale, preceduto da un test scritto (un'ora prima dell'apertura dell'appello orale); si accede all'orale solo previo superamento del test scritto
Programma del corso
Gli studenti, che frequenteranno il corso, dovranno accompagnare le lezioni frontali
con una bibliografia di riferimento. Durante le lezioni sarà distribuito ulteriore
materiale di studio. Nella prima parte del corso, verranno introdotti i fondamenti
della filologia romanza: il concetto di latino volgare, le sue fonti, i caratteri fonologici,
morfologici, sintattici e lessicali che accomunano le lingue romanza, secondo i
principi della comparazione linguistica, quelli peculiari di ognuna. Saranno esaminati anche alcuni testi letterari.
Testi esaminati a lezione: Guglielmo d’Aquitania
Farai un vers, pos mi sonelh
Companho, farai un vers [qu'er] covinen
Companho, tant ai agutz d'avols conres
Jaufre Rudel, Lanquan li jorn son lonc en mai e il tema dell’amor de lonh
La vida di Jaufre Rudel del XIII secolo
La parodia dell’ amor de lonh in Guglielmo d’Aquitania, Farai un vers de dreit nien
La metafora del baule e della serratura: Pero da Ponte, Maria Pérez, a nossa cruzada
Le parodie di testi seri di Bernart de Ventadorn:
Bernart de Ventadorn, Can la freid’aura venta, str. I + Anonimo, Can lo petz del cul venta
Bernart de Ventadorn, Be m'an perdut lai enves Ventadorn, str. I e II + Peire d’Alvernia, Cantarai d’aquestz trobadors, strofa IV (+ La vida del XIII secolo di Bernart de Ventadorn, §§ 1-3)
La risposta scherzosa a un testo serio di Bernart de Ventadorn:
Bernart de Ventadorn, Can vei la lauzeta mover
Raimbaut d’Aurenga, Non chant per auzel ni per flor
Chrétien de Troyes, D’Amors, qui m’a tolu a moi
Dante Alighieri, Voi che savete ragionar d’amore e la sua spiegazione d’autore (sunto dalla voce dell’Enciclopedia dantesca - accessibile online - mandato per mail)
Un contrafactum scatologico della Lauzeta di Bernart de Ventadorn: la tenzone bilingue Sinher abat, ye•us conven quer (lettura e traduzione delle sole strofe occitane) e la sua fonte diretta per l'argonmento, Amics N'Arnautz, cent domnas d'aut parage
Testo facoltativo: Jean de Meun, Le roman de la rose, vv. 21336-21780, da cui siamo partiti, in Guillaume de Lorris - Jean de Meun, Il Romanzo della Rosa, traduzione italiana, introduzione e note a cura di Roberta Manetti e Silvio Melani, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2015.
Lettura di supporto per la parte letteraria: L. Lazzerini, Letteratura medievale in lingua d’oc, Modena, Mucchi, 2010, pp. 43-66, 83-100 e 149-157.
3) Per la grammatica dell’antico occitano: A. Roncaglia, La lingua dei trovatori, Roma, Ateneo, 1965 (obbligatori per tutti i capitoli dal 2 in poi).
4) Cenni di critica del testo (ecdotica) esemplificati mediante la tradizione della canzone Madonna, dir vo voglio di Giacomo da Lentini