Il corso, dedicato alla tradizione delle opere di Machiavelli, si articola in due parti. La prima di esse avrà come oggetto il carteggio ‘privato’ del Segretario fiorentino, di cui saranno indagate le modalità di trasmissione e i principali problemi interpretativi. La seconda parte sarà riservata invece a un’analisi del ‘Principe’, di cui verranno ripercorse e discusse le principali ipotesi formulate dalla critica in ordine a genesi, datazione, trasmissione e costituzione del testo.
OPERE:
- Niccolò Machiavelli, Lettere a Francesco Vettori e a Francesco Guicciardini, a cura di Giorgio Inglese, Milano, Rizzoli, 1989.
- Niccolò Machiavelli, Dieci lettere private, a cura di Giovanni Bardazzi, Roma, Salerno, 1992.
- Niccolò Machiavelli, Il Principe, Nuova edizione a cura di Giorgio Inglese, Torino, Einaudi, 2014.
Durante il corso il docente farà inoltre riferimento alle seguenti edizioni, disponibili presso la biblioteca umanistica e, per le parti che verranno esaminate a lezione, reperibili sulla piattaforma moodle:
- Niccolò Machiavelli, Lettere, in Tutte le opere, a cura di Mario Martelli, Firenze, Sansoni, 1971, pp. 1009-1256 (o edizione/ristampa più recente, ad es. Bompiani 2018) .
- Niccolò Machiavelli, De principatibus, a cura di Giorgio Inglese, Roma, Istituto storico italiano per il Medio Evo, 1994.
- Niccolò Machiavelli, Il Principe, a cura di Mario Martelli, corredo filologico a cura di Nicoletta Marcelli, Roma, Salerno, 2006.
BIOGRAFIA E CONTESTO STORICO:
- Francesco Bausi, Fra arte dello stato e vocazione letteraria: vita e opere di Niccolò Machiavelli, in Id., Machiavelli, Roma, Salerno, 2005, pp. 27-99.
- John. M. Najemy, Firenze, in Enciclopedia machiavelliana, diretta da Gennaro Sasso, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, 2014, vol. I, pp. 553-561.
CARTEGGIO:
- Francesco Bausi - Alessio Decaria, Il carteggio privato di Niccolò Machiavelli. Problemi di resa grafica, «Per leggere», 17, 2017, pp. 193-216.
- William J. Connell, La lettera di Machiavelli a Vettori del 10 dicembre 1513, «Archivio storico italiano», 171, 2013, pp. 665-723.
- Emanuele Cutinelli-Rèndina, Niccolò Machiavelli (Firenze 1469-1527), in Autografi dei letterati italiani. Il Cinquecento, Tomo I, a cura di Matteo Motolese, Paolo Procaccioli, Emilio Russo. Consulenza paleografica di Antonio Ciaralli, Roma, Salerno, 2009, pp. 271-283.
- Jean-Jacques Marchand, Lettere, in Enciclopedia machiavelliana, diretta da Gennaro Sasso, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, 2014, vol. II, pp. 70-74.
- Giorgio Masi, Saper «ragionare di questo mondo». Il carteggio fra Machiavelli e Guicciardini, in
Cultura e scrittura di Machiavelli : atti del Convegno di Firenze-Pisa, 27-30 ottobre 1997, Roma, Salerno, 1998, pp. 487-522.
IL PRINCIPE:
- Francesco Bausi, Il Principe dallo scrittoio alla stampa, Pisa, Edizioni della Normale, 2015.
- William J. Connell, La datazione del Principe: inizio e fine, in Id., Machiavelli nel Rinascimento italiano, Milano, Angeli, 2015, pp. 94-117.
- Felix Gilbert, Il concetto umanistico di principe e “Il Principe” di Machiavelli, in Id., Machiavelli e il suo tempo, Bologna, Il Mulino, 1977, pp. 171-208.
- Giorgio Inglese, Sul testo del Principe, «La Cultura», 52, 2014, n. 1, pp. 47-76.
- Giorgio Inglese, «Uno opusculo de principatibus», in Id., Per Machiavelli. L’arte dello stato, la cognizione delle storie, Roma, Carocci, 2006, pp. 45-91.
- Mario Martelli, I dettagli della filologia, «Interpres», 20, 2001, pp. 212-271.
Ulteriori eventuali letture e materiali di supporto allo studio potranno essere indicati nel corso delle lezioni.
Obiettivi Formativi
Il corso si propone il conseguimento dei seguenti obiettivi formativi: 1) capacità di inquadrare criticamente l’opera di Machiavelli all’interno del suo periodo storico e culturale, 2) capacità di comprendere i problemi filologici legati alla trasmissione e alla ricezione dei suoi scritti, 3) graduale acquisizione, anche con semplici esercitazioni pratiche, di una prima familiarità con le testimonianze e i materiali che ci restituiscono i testi di uno degli autori più significativi della letteratura cinquecentesca e che almeno nel caso del carteggio privato si presentano spesso in forma di autografi. In tal modo, gli studenti saranno incoraggiati a sviluppare e affinare un autonomo metodo di indagine che consenta loro di raccogliere e interpretare tutti quei dati utili per avvicinarsi con il giusto rigore storico e filologico a opere di indiscusso valore, considerate a ragione ‘classiche’, ma che tuttavia per essere comprese nel loro senso più autentico richiedono l’attivazione di strumenti critici e strategie mirate.
Prerequisiti
Nessuno. Coloro tuttavia che durante il percorso curriculare della laurea triennale non avessero frequentato un insegnamento di filologia della letteratura italiana, per entrare in possesso delle nozioni di base della disciplina possono far utilmente riferimento a uno dei numerosi manuali in commercio, tra cui si segnala ad esempio, ultimo uscito in ordine di tempo, Pasquale Stoppelli, Filologia della letteratura italiana. Nuova edizione, Roma, Carocci, 2019.
Metodi Didattici
Lezione frontale
Altre Informazioni
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Modalità di verifica apprendimento
Esame orale. La prova consisterà in un colloquio volto ad accertare e valutare: 1) la familiarità dello studente con gli argomenti generali trattati nel corso, 2) la capacità di inquadrare correttamente l’opera di Machiavelli nel suo contesto storico e letterario, 3) l’abilità di lettura e interpretazione dei testi assegnati, con particolare riguardo alla discussione degli aspetti di carattere filologico, 4) la chiarezza e l’efficacia dell’esposizione.
Programma del corso
Sebbene Machiavelli non abbia inteso organizzare la sua corrispondenza in un vero e proprio epistolario, le lettere private giunte fino a noi, accompagnate da quelle dei corrispondenti, contengono alcuni ‘pezzi’ di straordinaria efficacia, che sono stati ampiamente antologizzati e sono entrati ormai nel canone della letteratura italiana. L’interpretazione puntuale di non pochi di quei testi, a cui senza dubbio porterà un grande contributo l’edizione critica e commentata attualmente in corso nell’ambito dell’Edizione Nazionale delle opere di Machiavelli, richiede tuttavia uno studio attento della loro tradizione, un ritorno all’ispezione degli autografi (o degli ‘apografi’ che ne fanno le veci), e talvolta anche il ricorso a quella ‘filologia mercantile’, come è stata autorevolmente definita, indispensabile per ricostruire il testo di scritti intimamente legati alla realtà sociale in cui visse il Segretario fiorentino.
D’altra parte, come è stato più volte osservato, è proprio il carteggio privato - soprattutto, ma non solo, nella porzione che riguarda le lettere scambiate con Francesco Vettori -, a offrire diversi spunti per seguire lo svolgersi della riflessione di Machiavelli che avrebbe condotto alla stesura del 'Principe'. A questo proposito, si cercherà perciò di illustrare le diverse prospettive con cui negli ultimi decenni storici e filologi hanno affrontato i numerosi problemi posti dall’opera più celebre di Machiavelli, portando così un contributo decisivo, attraverso un dibattito che in passato è stato anche molto acceso, a una migliore comprensione delle caratteristiche del testo e delle circostanze legate alla sua composizione e diffusione.