L’insegnamento si propone di offrire una dettagliata panoramica dello spettacolo di Antico Regime, partendo da un’analisi dei ‘presupposti’ sociali, economici e più prettamente spettacolari inerenti all’ambito medievale per poi focalizzarsi sulle peculiarità spettacolari del Rinascimento e del Barocco, con particolare attenzione all’area Medicea fiorentina. Si approfondiranno i vari elementi costitutivi del fenomeno teatrale, facendo emergere la loro strettissima interrelazione.
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO (N.B.: la bibliografia per l'esame è fornita dalla docente all'interno della piattaforma Moodle):
L. ALLEGRI, Teatro e spettacolo nel Medioevo (1988), Roma-Bari, Laterza, 2011.
P. VENTRONE, Teatro civile e sacra rappresentazione a Firenze nel Rinascimento, Firenze, Le Lettere, 2016.
S. FERRONE, L. ZORZI, G. INNAMORATI, Il teatro del Cinquecento. I luoghi, i testi e gli attori, con il film di S. F. I teatri d’Italia, Perugia, Morlacchi, 2006.
S. MAMONE, Il teatro nella Firenze medicea, Milano, Mursia, 1981.
S. MAZZONI, Atlante iconografico. Spazi e forme dello spettacolo in occidente dal mondo antico a Wagner, Pisa, Titivillus, 2008.
C. PAGNINI, Il teatro del Cocomero a Firenze, Firenze, Le Lettere, 2017.
C. BINO-S. MAMONE-S. MAZZONI-C. PAGNINI, Forme dello spettacolo in Europa tra Medioevo e Antico Regime, a cura di S. Mamone, Perugia, Morlacchi, 2018.
Obiettivi Formativi
Conoscenza e capacità di comprensione: completamento di una una generica formazione già acquisita con le cognizioni di base della storia del teatro e della sua metodologia.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate: approfondimento delle caratteristiche della spettacolarità medievale e di quella rinascimentale, focalizzando l’attenzione sul passaggio dalla tipologia della spettacolarità diffusa del Medioevo per arrivare alla tipologia ‘moderna’ di spettacolo tipica del Rinascimento e delle epoche successive.
Autonomia di giudizio: acquisizione di capacità critico-analitiche di base nell'ambito della storia del teatro medievale e rinascimentale. Sviluppo della capacità interpretativa e critica, sia nei confronti delle fonti per la storia dello spettacolo medievale e rinascimentale, sia nei confronti dei contenuti e dei fenomeni studiati, sempre letti in relazione al contesto storico, sociale e culturale del periodo di riferimento.
Abilità comunicative: conoscere e utilizzare la terminologia specifica della storia del teatro, in particolare le peculiarità del linguaggio tecnico e iconologico del sistema produttivo teatrale di corte e professionistico per i secoli indagati.
Capacità di apprendere: acquisizione di un adeguato quadro concettuale relativo alle competenze storico-filologiche mediante l’utilizzo di un ampio spettro di strumenti cognitivi applicati alla spettacolarità medievale e rinascimentale e alla genesi cinquecentesca del teatro in senso moderno.
Prerequisiti
Gli studenti che intendono frequentare il corso e di conseguenza sostenere l’esame devono aver già acquisito 6 CFU nelle discipline dello spettacolo, quindi possedere una preparazione propedeutica della materia.
Metodi Didattici
Lezioni frontali, eventuali verifiche scritte, visione di materiale multimediale. Il corso si serve della piattaforma Moodle come integrazione dei contenuti multimediali, dei materiali di approfondimento e delle comunicazioni del docente.
Altre Informazioni
La frequenza è obbligatoria e verrà verificata.
Modalità di verifica apprendimento
Sono previste prove orali e/o scritte in itinere e una prova orale finale. Durante il colloquio il candidato deve dare prova di aver capito i concetti fondamentali del corso e della bibliografia di riferimento e riferirne con chiarezza e proprietà linguistica.
Programma del corso
Lo storico dello spettacolo: un mestiere difficile. Il problema delle fonti: i monumenti e i documenti. Lettura di documento/monumento di Jacques Le Goff.
Dall'impero alla società cristiana: elementi di continuità e di rottura tra lo spettacolo a Roma e la spettacolarità medievale. "Teatralità diffusa": dalla giulleria alle sacre rappresentazioni. La perdita della memoria: il riuso degli antichi spazi urbani e degli edifici teatrali.
Il giullare e la giulleria: un'etichetta storiografica per la multiforme e variegata spettacolarità medievale.
La Chiesa contro i giullari: verso uno spettacolo regolato. Lo spettacolo da San Tommaso d'Aquino all'Umanesimo. La condanna di Lattanzio, Tertulliano e Agostino della spettacolarità romana d'età imperiale.
Dalla spettacolarità medievale allo spettacolo umanistico-rinascimentale. L’Umanesimo: il recupero del passato attraverso le vestigia della classicità e la tradizione letteraria.
L'invenzione della prospettiva. La sacra rappresentazione brunelleschiana a San Felice in Piazza. La scena prospettica di città.
Dal dilettantismo al professionismo: i testi, i luoghi, gli attori. La nascita della Commedia dell’Arte ovvero le compagnie di mestiere.
Teatro e potere: lo spettacolo fiorentino dei grandi eventi dinastici della famiglia Medici. Bastiano da Sangallo e l'allestimento nel secondo cortile di palazzo Medici del Commodo di Antonio Landi per le nozze di Cosimo de Medici e Eleonora da Toledo (1539). Giorgio Vasari e l'allestimento nel salone dei Cinquecento della Cofanaria di Francesco D’Ambra per le nozze di Francesco de Medici e Giovanna d’Austria (1565). Bernardo Buontalenti e l'allestimento nel teatro mediceo degli Uffizi della Pellegrina di Bargagli con gli intermezzi di Giovanni de' Bardi per le nozze di Ferdinando de' Medici e Cristina di Lorena.
Lo spettacolo dei professionisti e il teatro della Dogana.