Il corso si propone di analizzare i fondamenti della storia della danza, approfondendone il carattere teatrale e rappresentativo, secondo un percorso cronologico che ne indaga i momenti critici, a partire dalla civiltà greca fino al Novecento.
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO (la bibliografia per l'esame verrà fornita dalla docente all'interno della piattaforma Moodle):
Di Tondo-Pappacena-Pomtremoli, Storia della danza in Occidente, Roma, Gremese, 2015, voll. I-II-III (testo di riferimento).
M. PADOVAN, Il Quattrocento e il Cinquecento. Il Ballo: spettacolo di corte e spettacolo della corte, in Storia della danza italiana dalle origini ai nostri giorni, a cura di José Sasportes, Torino, EDT, 2011, pp. 1-68.
C. PAGNINI, Costantino de’ Servi: architetto-scenografo fiorentino alla corte d'Inghilterra (1611-1615), Firenze, Società Editrice Fiorentina, 2006 → cap. III.2 La sfida al sistema: la spettacolarità di corte nell’Inghilterra del ‘600 (pp. 168-198).
C. PAGNINI, Gasparo Angiolini, voce in AMAtI. Archivio Multimediale Attori Italiani, ideato e diretto da S. Ferrone (online)
[questo materiale è scaricabile nella classe virtuale di Moodle].
F. PAPPACENA, La danza classica. Le origini, Roma-Bari, Laterza, 2009, capp. I, II e III.
Obiettivi Formativi
Il corso si propone di fornire gli studenti dei criteri generali per l'inquadramento storiografico dell'arte coreutica, dalle origini al Novecento.
Conoscenza e capacità di comprensione: acquisizione di un adeguato quadro concettuale relativo all'importanza del fenomeno coreutico nel complesso delle attività politiche e civili dell'epoca, in relazione alla storia dei mutamenti sociali e culturali dei secoli analizzati, alla luce di una specifica metodologia di ricerca e di studio delle fonti.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate: conoscenza avanzata delle fonti e della metodologia scientifica relativa alla storia della danza e al suo linguaggio specifico.
Autonomia di giudizio: acquisizione di capacità critico-analitiche di base nell'ambito della storia della danza.
Abilità comunicative: conoscere e utilizzare la terminologia specifica della storia della danza relativamente alla codificazione formale e ideologica secoli indagati.
Capacità di apprendere: sviluppo della capacità interpretativa e critica, sia nei confronti delle fonti per la storia della danza e delle discipline limitrofe, sia nei confronti dei contenuti e dei fenomeni studiati, sempre indagati in relazione al contesto storico, sociale e culturale della cronologia affrontata.
Prerequisiti
E' importante che gli studenti abbiano frequentato gli insegnamenti del primo anno, in particolare il corso propedeutico di Storia del teatro e dello spettacolo e quello di Storia moderna.
Metodi Didattici
Le lezioni frontali sono affiancate e approfondite da ampio materiale testuale, iconografico e video, messo a disposizione degli studenti frequentanti, per la preparazione della prova orale finale.
Altre Informazioni
Il corso si serve della piattaforma Moodle come integrazione dei contenuti multimediali, dei materiali di approfondimento e delle comunicazioni del docente.
Modalità di verifica apprendimento
Esame orale. Lo studente dovrà dimostrare di aver assimilato i fondamenti della disciplina, gli orientamenti critici e interdisciplinari proposti dal docente durante le lezioni frontali; si richiede inoltre la capacità di commentare i materiali multimediali che saranno stati sottoposti agli studenti durante il corso, a integrazione della parte istituzionale e monografica. L'esame orale propone di norma diverse domande che vadano ad indagare sia i principali fenomeni esposti durante il corso sia la conoscenza della bibliografia indicata come complementare alle lezioni frontali.
Qualora l'appello presenti un numero cospicuo di candidati, il docente potrà decidere di proporre un esame preliminare scritto, con 4 domande aperte sugli argomenti generali del corso, seguito, ove necessario, da una integrazione o un approfondimento orale.
Programma del corso
1) La danza come prima forma di comunicazione: le popolazioni primitive.
2) La danza nel mondo antico: la società greca e il concetto di teatro. La danza nella società romana. Luoghi e occasioni. L'histryo e l'actor. La pantomima.
3) La danza nel Medioevo: il passaggio dal mondo antico al mondo romanzo. Rappresentazione profana e rappresentazione sacra. La danza nella società cortese. Il repertorio coreutico. La danza macabra.
4) Il Quattrocento: la danza nella corte e la danza della corte. Il maestro di danza e i trattati manoscritti di Domenico da Piacenza, Guglielmo Ebreo da Pesaro e Antonio Cornazzano. Il repertorio coreutico di genere. Il ballo di corte. Il ballo rappresentativo (Moresca, Sobria, Gelosia).
5) La danza nel Cinquecento: i manuali di danza. Il repertorio, dedotto dai trattati di Caroso e Negri. La danza teatrale, l'intermedio fiorentino e la sua influenza sullo spettacolo ibrido nelle corti d'Europa: il ballet de cour francese e il masque inglese. L'influenza del modello spettacolare mediceo nelle corti europee: la corte inglese di Giacomo I Stuart e della consorte Anna di Danimarca. La codificazione del Queen's Masque.
6) La codificazione della danza nel Seicento: l'ideologia politica di Luigi XIV. La fondazione dell'Académie Royale de Danse e l'istituzionalizzazione della danza accademica di Pierre Beauchamp. La figura di Jean-Baptiste Lully e la sua collaborazione con Molière e Beauchamp nella creazione della comédie-ballet.
7) La riforma della danza nel Settecento. Situazione della coreutica e della danza teatrale alla fine del Seicento. Il repertorio coreutico di fine Seicento. Le critiche degli Illuministi. Il padre della riforma del ballet d'action: Franz Anton Hilverding. I codificatori della riforma della danza e del melodramma a Vienna: Gasparo Angiolini, C.W. Gluck, R. de' Calzabigi. Il balletto pantomimo riformato: Don Juan (1761). La poetica di Angiolini. La querelle fra Angiolini e Noverre. Le conseguenze della riforma. Danza virtuosistica e danza pantomima.
8) Verso il balletto romantico: La Fille Mal Gardée (J. Dauberval, 1789): analisi del balletto e delle tematiche pre-romantiche. Le varie versioni fino al recupero definitivo di F. Ashton per il Royal Opera Ballet (1960). Verso il balletto espressivo: il virtuosismo e la nuova tecnica della danza sulle punte. Gli antecedenti: Marie Camargo e Maria Taglioni. Il Ballet des Nonnes in Robert le Diable di Mayerbeer: il debutto della nuova tecnica sulla scena. Filippo Taglioni, coreografo e impresario. Maria Taglioni, la prima étoile romantica e il perfezionamento del virtuosismo espressivo. La codificazione della struttura dell'Opéra di Parigi. La Sylphide e Giselle : similitudini e differenze.
9) Il balletto romantico fuori Parigi. Marius Petipa e la "riforma" del balletto romantico in Russia verso l'espansione drammaturgico-espressiva: ampliamento della trama, dei personaggi (principali e co-protagonisti, scene corali), il fulcro del pas de deux. Biografia e principali produzioni. La collaborazione con Ciaikovskij: La bella addormentata, Lo Schiaccianoci, Il Lago dei Cigni.
10) La frattura novecentesca: l'Estetica applicata di Delsarte e la rivoluzione della danza libera. La continuità con la danza classica: il neoclassicismo dei Ballets Russes.