Il corso si articola in due parti. La prima di esse avrà come oggetto il carteggio ‘privato’ di Machiavelli, a cui la recentissima edizione critica, corredata di un ampio commento storico e linguistico, consente di avvicinarsi ormai in una prospettiva profondamente rinnovata. La seconda parte sarà riservata invece a una discussione delle principali ipotesi formulate dalla critica in ordine a genesi, datazione, trasmissione e costituzione del testo del ‘Principe’.
La bibliografia critica, nonché i materiali di supporto allo studio necessari per sostenere l'esame, saranno indicati all'inizio del corso e resi disponibili, per quanto possibile, sulla piattaforma moodle.
Obiettivi Formativi
Il corso si propone il conseguimento dei seguenti obiettivi formativi: 1) capacità di inquadrare criticamente l'opera di Machiavelli all'interno del suo periodo storico e culturale, 2) capacità di comprendere i problemi filologici legati alla trasmissione e alla ricezione dei suoi scritti, 3) acquisizione, anche attraverso esercitazioni di carattere pratico, di una buona familiarità con le testimonianze e i materiali che ci restituiscono i testi di uno degli autori più significativi della letteratura cinquecentesca e che almeno nel caso del carteggio privato si presentano spesso in forma di autografi. In tal modo, gli studenti saranno incoraggiati a sviluppare e affinare un autonomo metodo di indagine che consenta loro di raccogliere e interpretare tutti quei dati utili per avvicinarsi con il giusto rigore storico e filologico, a opere di indiscusso valore, considerate a ragione ‘classiche', ma che tuttavia per essere comprese nel loro senso più autentico richiedono l'attivazione di strumenti critici e strategie mirate.
Prerequisiti
E’ richiesta per partecipare al corso la conoscenza delle nozioni di base di paleografia (chi non ne fosse in possesso avrà la possibilità di acquisirle durante il corso, attraverso le esercitazioni sui testi, seguendo le indicazioni del docente). Inoltre, coloro che durante il percorso curriculare della laurea triennale non avessero frequentato un insegnamento di filologia italiana, dovranno preparare per l'esame il seguente manuale:
Alfredo Stussi, Breve avviamento alla filologia italiana. Quarta edizione, Bologna, il Mulino, 2015.
Metodi Didattici
Lezione frontale (integrata, se il numero dei partecipanti lo consentirà, da attività seminariali). Si farà ricorso ad alcune risorse online attinenti all'argomento del corso. Coloro che optano per l’esame da 12CFU dovranno svolgere una relazione scritta individuale.
Altre Informazioni
L'esame di Filologia Italiana (12CFU) richiede la frequenza di entrambi i moduli e prevede lo svolgimento di un’attività pratica che si concretizzerà in una relazione scritta individuale, necessaria per sostenere la prova orale, il cui argomento sarà concordato con il docente durante il corso. L'esame di Filologia Italiana 1 (6CFU) richiede invece la frequenza, a scelta, soltanto di uno dei due moduli e non prevede una relazione scritta.
Modalità di verifica apprendimento
Esame orale. La prova consisterà in un colloquio volto ad accertare e valutare:
1) la familiarità dello studente con gli argomenti generali trattati nel corso (integrati, per chi opta per i 12 CFU, da una discussione della relazione scritta);
2) la capacità di inquadrare correttamente l'opera di Machiavelli nel suo contesto storico e letterario;
3) l'abilità di lettura e interpretazione dei testi assegnati, con particolare riguardo alla discussione degli aspetti di carattere filologico;
4) la chiarezza e l'efficacia dell'esposizione.
Programma del corso
Il corso, dedicato alla tradizione delle opere di Niccolò Machiavelli (1469-1527), si articolerà in due moduli indipendenti.
La prima parte del corso (I sottosemestre) sarà dedicata al carteggio ‘privato’ del ‘Segretario fiorentino’, pubblicato criticamente in seno all’Edizione Nazionale delle Opere di Niccolò Machiavelli e per la prima volta corredato di un ampio commento storico e linguistico. Alla luce di questa recentissima edizione, sarà ripercorsa tanto la storia secolare del carteggio, quanto le principali novità filologiche e interpretative apportate agli studi machiavelliani dai curatori di questa autentica impresa, che consente ormai di affrontare poggiando su basi più solide, e in una prospettiva decisamente rinnovata, non pochi dei nodi che da sempre caratterizzano la ricostruzione della figura di Machiavelli e della sua opera politica e letteraria.
La seconda parte del corso (II sottosemestre), che si collega alla precedente in quanto proprio il carteggio privato — soprattutto, ma non solo, nella porzione che riguarda le lettere scambiate con Francesco Vettori (1474-1539) — offre spunti decisivi per seguire lo svolgersi della riflessione di Machiavelli che avrebbe condotto alla stesura del 'Principe', illustrerà invece le diverse prospettive con cui storici e filologi continuano a misurarsi con i numerosi problemi posti dall'opera più celebre di Machiavelli. Ciò è avvenuto attraverso un dibattito che a tratti è stato anche molto acceso, e da cui tuttavia è lecito attendersi, se non proprio il rinvenimento di quella ‘Stele di Rosetta’, come non senza ironia è stato detto, in grado di sciogliere in via definitiva ogni interrogativo, almeno una comprensione sempre più fondata e accurata delle caratteristiche del testo e delle circostanze legate alla sua composizione e diffusione.