Il Corso si propone la lettura critica di testi della letteratura italiana, di particolare rilievo fondativo dal punto di vista estetico, storico e civile, in rapporto all’elaborazione dell’identità culturale della nazione.
L’analisi, partendo da premesse di carattere filologico-documentario, attraverserà problematiche legate al genere letterario, ai dibattiti teorici e critici, alla configurazione retorica e alla distintiva invenzione linguistico-espressiva dei testi presi in esame.
Testi e critica:
Lettura integrale del romanzo I Malavoglia (1881) e delle seguenti raccolte di novelle verghiane: Vita dei campi (1880), Novelle rusticane (1883), Per le vie (1883).
Testi consigliati:
G. Verga, I Malavoglia (va bene qualsiasi ed. integrale commentata);
G. Verga, Novelle (va bene qualsiasi ed. integrale commentata).
Edizioni da consultare in biblioteca:
edizioni critiche pubblicate con Le Monnier (1986-2003) e dal 2014 con Interlinea: Vita dei campi, a cura di Carla Ricciardi, 1987; Per le vie, a cura di Raffaele Morabito, 2003; I Malavoglia, a cura di Ferruccio Cecco, 2014;
G. Verga, Le novelle, a cura di Gino Tellini, Salerno editrice, 1980, 2 voll.;
G. Verga, Novelle, scelte e commentate da Gino Tellini, lette da Patrizia Zappa Mulas, Torino, Loescher, 2015;
G. Verga, Opere, a cura di Gino Tellini, Milano, Mursia, 1988.
Per un profilo completo e dettagliato dell’autore si rinvia alla lettura di almeno due delle seguenti monografie:
Gino Tellini, L’invenzione della realtà. Studi verghiani, Pisa, Nistri-Lischi, 1993;
Romano Luperini, Verga moderno, Roma-Bari, Laterza, 2005; o R. Luperini, Giovanni Verga. Saggi (1976-2018), Roma, Carocci editore, 2019;
Gabrielle Alfieri, Verga, Roma, Salerno editrice, 2016;
Verga e gli scrittori. Da Capuana a Bufalino, a cura di Gino Tellini, Firenze, Società Editrice Fiorentina, 2016;
Verga e il verismo, a cura di Giorgio Forni, Roma, Carocci, 2022.
Si consiglia la lettura dei seguenti saggi:
Leo Spitzer, L’originalità della narrazione nei «Malavoglia» (1956), in Studi italiani, a cura di Claudio Scarpati, Milano, Vita e Pensiero, 1976, pp. 293-316;
Leonardo Sciascia, Verga e la libertà (1963), in La corda pazza, Torino, Einaudi, 1970;
Leonardo Sciascia, Verga e il Risorgimento (1960), in Pirandello e la Sicilia, Caltanisetta-Roma, Sciascia, 1961.
Eventuali letture di approfondimento saranno indicate durante il corso e rese disponibili attraverso la piattaforma moodle.
Obiettivi Formativi
Conoscenza
Il corso si propone una trattazione approfondita della letteratura italiana di secondo Ottocento, con particolare attenzione all’opera di Giovanni Verga. Le lezioni prevedono una puntuale analisi del testo, secondo nozioni storico-critiche, filologiche e narratologiche.
Competenza
Il corso si propone un primo accostamento a edizioni scientifiche della tradizione letteraria italiana e a fonti bibliografiche, nonché di avviare all’uso consapevole di strumenti di commento dei testi; si propone di introdurre alla pratica di ricerca bibliografica in biblioteca; di affinare le capacità di esposizione orale degli studenti.
Il corso intende in particolare sviluppare la capacità di analisi, lettura e corretta interpretazione dei testi letterari.
Prerequisiti
Si richiede ottima conoscenza della lingua italiana; buona padronanza delle strutture grammaticali e sintattiche dell’italiano scritto; buona capacità di lettura di testi e di saggistica letteraria; buona competenza nell’uso dei vocabolari e dei commenti. Un prerequisito di rilievo è, infine, una buona conoscenza della storia nazionale italiana, con particolare riguardo alle vicende del Risorgimento italiano e dei primi decenni post-unitari.
Metodi Didattici
Lezioni frontali ed eventuale attività seminariale a gruppi di presentazione e discussione dei testi in programma.
Eventuali presentazioni power-point, approfondimenti e materiali integrativi in formato pdf sono resi disponibili sulla piattaforma Moodle.
Le lezioni prevedono un parziale uso di strumenti informatici dei quali si mostrerà il funzionamento essenziale durante il corso.
Gli studenti sono incoraggiati a intervenire, a chiedere spiegazioni e a mantenere un rapporto diretto con il docente, anche durante le ore settimanali di ricevimento.
Altre Informazioni
Si raccomanda agli studenti di attenersi scrupolosamente alle regole della Scuola per quanto riguarda la frequenza. In particolare, si ricorda che per gli studenti che non si siano iscritti part-time, il corso risulta valido (e l’esame relativo può essere sostenuto) soltanto in presenza di due terzi delle presenze accertate mediante firma. Ogni studente è tenuto a iscriversi personalmente al corso all’inizio delle lezioni.
Modalità di verifica apprendimento
La verifica dell'apprendimento (anche per gli studenti non frequentanti o dei programmi di scambio), avviene mediante un esame finale orale volto a verificare la preparazione generale su tutti gli argomenti del corso.
La prova orale consiste in un colloquio che ha lo scopo di accertare i seguenti obiettivi formativi: conoscenza della bibliografia e dei materiali discussi a lezione e resi disponibili attraverso la piattaforma e-learning del corso; conoscenza dei caratteri distintivi della letteratura italiana in rapporto all’argomento specifico del corso;
capacità di usare in modo appropriato gli strumenti critici e metodologici della disciplina; capacità di lettura, analisi e commento dei testi in programma.
È necessario dimostrare un livello sufficiente di preparazione sugli obiettivi formativi del corso per superare l'esame finale.
La valutazione finale è costituita dal voto ottenuto nella prova orale.
Programma del corso
Titolo del corso:
Verga rusticano (1880-1883)
Il corso è dedicato alla lettura integrale del romanzo I Malavoglia e di alcune raccolte di novelle di Verga (Vita dei campi; Novelle rusticane; Per le vie).
Il romanzo e le tre raccolte di novelle saranno analizzate nel quadro della letteratura italiana postunitaria e del percorso di ricerca e sperimentazione dell’autore, per misurare lo scarto tra l’atteggiamento patetico-filantropico della letteratura campagnola (a cui appartiene ancora la novella Nedda, 1874) e la svolta realistica di Verga.
La nuova indagine, inaugurata con i racconti di Vita dei campi (1880), che per taluni aspetti anticipano temi, linguaggio e figure dei Malavoglia (1881), rappresenta lo stadio iniziale dell’inchiesta critica condotta dal Verga “verista” nei confronti della società contemporanea, insidiata dalle aspirazioni al “benessere” e dalla logica del profitto. La corruttrice febbre di guadagno, che ha ormai definitivamente contagiato gli umili delle Novelle rusticane (1883), ritorna come motivo conduttore nelle novelle di Per le vie (1883), una raccolta di ambiente ancora popolare, ma questa volta cittadino, prevalentemente milanese.
L’analisi dell’opera di Verga, partendo da premesse storico-filologiche, attraverserà problematiche legate al genere letterario, ai dibattiti teorici e critici, alla base retorica e all’innovazione linguistico-strutturale dei testi presi in esame.