Lettura e commento approfondito in lingua originale di testi latini, scelti coerentemente con il percorso monografico stabilito (lettura e commento del Tieste di Seneca), anche in rapporto con la tradizione greca, affrontando problematiche di carattere sia letterario che ideologico e storico-culturale. Analisi filologica, anche in forma seminariale, di problemi di carattere esegetico e critico-testuale.
Il Tieste di Seneca nell’edizione critica di O. Zwierlein, L. Annaei Senecae Tragoediae. Incertorum auctorum Hercules [Oetaeus], Octavia, Oxonii 1986.
Commento consigliato:
R. Tarrant, Seneca. Thyestes, Scholars Press, Atlanta 1985.
Altri commenti:
A.J. Boyle, Thyestes, Oxford University Press, Oxford-New York, 2017.
È richiesta la lettura dei seguenti studi:
A. Casamento, Il teatro di Seneca, in G. Petrone (a cura di), Storia del Teatro Latino, Carocci, Roma 2016, pp. 282-337.
A. Schiesaro, The Passions in Play: Thyestes and the Dynamics of Senecan Drama, Cambridge University Press, Cambridge 2003 (un capitolo a scelta).
G. Mazzoli, Thyestes. Il cibo del potere, in Id. Il chaos e le sue architetture. Trenta studi su Seneca tragico, Palumbo, Palermo 2013, pp. 341-350.
Altri studi consigliati:
A. La Penna, Atreo e Tieste sulle scene romane (Il tiranno e l’atteggiamento verso il tiranno), in Id. Fra Teatro, Poesia e Politica Romana, Torino 1979, pp. 127-141.
P. Mantovanelli, La metafora del Tieste: Il nodo sadomasochistico nella tragedia senecana del potere tirannico, Edizioni universitarie, Libreria universitaria editrice, Verona 1984.
G. Picone, La fabula e il regno. Studi sul Thyestes di Seneca, Palumbo, Palermo 1984.
Per i testi da preparare autonomamente, si consigliano le seguenti edizioni:
Orazio, L’esperienza delle cose. Epistole, libro 1, a cura di Andrea Cucchiarelli, Marsilio, Venezia 2016 (cf. il commento a cura di Andrea Cucchiarelli, Orazio. Epistole, libro I, Edizioni della Normale, Pisa 2019).
Lucano. La guerra civile, a cura di Renato Badalì, Utet, Milano 2015.
Apuleio, La favola di Amore e Psiche, a cura di Alessandro Fo, Einaudi, Torino 2020 (cf. il commento a cura di M. Zimmerman Apuleius Madaurensis. Metamorphoses, Book IV 28-35, V and VI 1-24. The Tale of Cupid and Psyche. Text, Introduction and Commentary, Egbert Forsten, Groningen: 2004)
Properzio, Elegie, libro 1, a cura di Paolo Fedeli, Fondazione Lorenzo Valla / Mondadori, Milano 2021 (cf. il commento a cura di Paolo Fedeli, Sesto Properzio. Il primo libro delle Elegie. Introduzione, testo critico e commento, Olschki, Firenze 1980).
Obiettivi Formativi
Padronanza delle tecniche di analisi filologica e letteraria dei testi latini. Interpretazione dei testi latini nel loro contesto storico culturale.
Prerequisiti
Buona conoscenza della lingua, della letteratura, della prosodia e della metrica latina.
Metodi Didattici
Lezioni frontali, con lettura, traduzione e commento di testi latini. Sono molto incoraggiati gli interventi da parte degli studenti e potranno essere previste anche forme di lezione seminariali.
Modalità di verifica apprendimento
Esame orale, nel corso del quale attraverso la traduzione e il commento di brani dei testi compresi nel programma d'esame, sarà verificata sia la competenza linguistica sia la capacità di inserire i testi stessi nel loro contesto storico e culturale e nelle tradizioni letterarie alle quali si collegano o a cui danno origine. Sono previste anche domande che verifichino le competenze di carattere filologico: metrica, lettura dell'apparato critico, capacità di affrontare questioni di carattere critico-testuale.
Programma del corso
Titolo del corso: “Perimat tyrannus lenis: in regno meo / mors impetratur. Lettura e commento del Tieste di Seneca”.
Il Tieste è la tragedia che forse più di tutte incorpora gli stilemi e le caratteristiche tipiche della tragedia senecana, il genere a cui – come è noto – Seneca affida il compito di mostrare i vitia e le passioni che ostacolano il cammino verso il perfezionamento morale. La ricerca del macabro orrorifico, il “nero come marca distintiva”, il virtuoso barocchismo linguistico sono qui usati per proporre al pubblico la celebre saga dei discendenti di Pelope e il loro furor malvagio e inarrestabile. La deriva del potere autocratico, narrata attraverso le vicende dei Pelopidi, aveva trovato a Roma una particolare fortuna, cominciata con l’Atreus di Accio e proseguita con il Thyestes di Vario, e dopo Seneca, con il Thyestes di Curiazio Materno. Se già per le tragedie di Accio e Vario è possibile pensare a una linea di interpretazione in chiave politica (nel caso di Vario, ad esempio, la spietata lotta fratricida tra Atreo e Tereo, al ritorno di Ottaviano a Roma nel 29 a.C., avrebbe fatto riflettere sulle guerre civili), anche per il Tieste senecano l’estetica della malvagità assoluta che pervade la tragedia, la costante insistenza sui perversi atteggiamenti del tiranno possono far pensare a una critica del potere che non deve tuttavia per forza trovare uno specifico ancoraggio storico, ma che andrebbe forse intesa come un monito ideologico per chiunque aspiri al potere.
Nel corso saranno oggetto di spiegazione la metrica del Tieste e la sua tradizione manoscritta. Si procederà poi con la lettura della tragedia senecana, con una particolare attenzione all’analisi esegetico-filologica, linguistica e tematica dell’opera, che richiederà un inevitabile e costante confronto con la restante produzione tragica e filosofica di Seneca. Fondamentale sarà lo studio degli eventuali modelli (greci e latini), e uno sguardo particolare sarà rivolto al precedente tragico acciano e al commento dei frammenti superstiti.
Il programma d’esame, oltre agli argomenti e ai brani di autori latini trattati a lezione, prevede la lettura in lingua originale dei seguenti testi: