Dopo aver presentato le diverse tipologie esegetiche applicate all’Antico e del Nuovo Testamento dagli
autori cristiani greci e latini nei secoli I-V, il corso passerà ad analizzare la rilettura del libro di Giobbe e del
problema del giusto sofferente nella tradizione patristica antica.
M. Simonetti, Lettera e/o allegoria. Un contributo alla storia dell'esegesi patristica, Roma 1985 (e successive ristampe).
Per Giobbe:
Il libro di Giobbe, versione e commento di G. Ceronetti, Adelphi 1972 (e successive ristampe);
Il libro di Giobbe, a cura di A. Luzzatto, Feltrinelli 2017;
Il libro di Giobbe, a cura di G. Ravasi, BUR 1989 (e successive ristampe);
b) Commentari:
Il libro di Giobbe, traduzione e commento di G. Ravasi, Borla 1979;
Giobbe. Introduzione, traduzione e commento, a cura di S. Mazzoni, Paoline 2020;
Giobbe. Commentario teologico e letterario, a cura di L.A. Schoekel e J.L. Sicre Díaz, Borla 1985 (rist. 1993).
Studi
Besserman L.L., The Legend of Job in the Middle Ages, Cambridge, MA, London 1979.
Beuken W.A.M. (ed.), The Book of Job, Leuven 1994.
Carnevale, L., Giobbe dall’antichità al Medioevo. Testi, immagini, tradizioni, Bari 2010.
Driver S.R., Gray G.B., A Critical and Exegetical Commentary on the Book of Job Together With a New Translation, Edinburgh 1964.
Gard D.H., The Concept of Job’s Character According to the Greek Translator of the Hebrew Text, in Journal of Biblical Literature 72 (1953), pp. 182- 186.
Garrett S.R., The “Weaker Sex” in the Testament of Job, in Journal of Biblical Literature 112 (1993), pp. 55-70.
Lévêque J., Job et son Dieu. Essai d’exégèse et de théologie biblique, 2 voll., Paris 1970.
Marconi G., Termini C., I volti di Giobbe. Percorsi interdisciplinari, Bologna 2002.
Obiettivi Formativi
Il corso fornisce agli studenti elementi letterari e storici sull'argomento, attraverso uno studio comparativo delle fonti letterarie. Grazie ad un approccio interdisciplinare, gli studenti acquisiranno elementi di metodologia storica ed ermeneutica.
Il corso si propone di promuovere:
1. la capacità di orientarsi sulle principali tematiche dell'esegesi cristiana antica;
2. l'interpretazione dei testi cristiani antichi da un punto di vista storico-letterario;
3. il rafforzamento delle capacità critiche e analitiche, per consentire allo studente di inserire ciascun testo all'interno del suo contesto;
4. la conoscenza degli strumenti bibliografici d'interesse;
5. lo sviluppo delle capacità di usare in modo appropriato la terminologia della disciplina.
Alla fine del corso, si suppone che gli studenti siano in grado di leggere, tradurre e contestualizzare in prospettiva storica testi appartenenti alla tradizione cristiana greca e latina.
Prerequisiti
Buona conoscenza della letteratura e della storia antica.
Metodi Didattici
Lezione frontale con attiva partecipazione degli studenti, invitati a discutere i problemi filologici, letterari, storici, filosofico-teologici posti dai testi. Nel corso delle lezioni saranno indagati alcuni concetti e termini specificamente inerenti alla materia e ne verrà messa in luce la novità semantica e concettuale.
Altre Informazioni
I testi in fotocopia saranno forniti dalla docente e caricati su Moodle.
E' raccomandata una regolare frequenza. Gli studenti che, per ragioni personali, non potranno partecipare alle lezioni, devono contattare il docente all'inizio del corso per concordare un programma specifico.
Modalità di verifica apprendimento
Esame orale per verificare la conoscenza del programma, l'orientamento all'interno della disciplina, la capacità di contestualizzazione storica, letteraria e di relazione interdisciplinare.
Oltre alla comprensione e alla conoscenza dei processi storici e dei testi analizzati, è richiesta l'abilità nell'usare il linguaggio specifico della disciplina.
La valutazione finale dell'esame presterà attenzione ai seguenti parametri:
1) capacità di ragionamento critico; 2) rigore metodologico in rapporto ai contenuti della disciplina; 3) conoscenza e comprensione delle nozioni fondamentali della disciplina; 4) capacità di esprimersi in modo chiaro e preciso, usando il lessico specifico della disciplina.
Programma del corso
Alessandria, Antiochia e la rilettura del libro di Giobbe.
Omelie, commentari, opere di controversia e di teologia attingono alla sacra Scrittura. La Scrittura diventa il punto di riferimento per l’interpretazione cristiana antica. Ma come viene letta e commentata? Due città simbolo, a cui fanno capo due “scuole” cristiane, emergono: Alessandria ed Antiochia.
In primo luogo, il corso illustrerà l’esegesi adottata dagli autori cristiani alessandrini, di matrice allegorica (Filone, Clemente e Origene), e da quelli antiocheni, di natura storico-letterale (Diodoro di Tardo, Teodoro di Mopsuestia, Giovanni Crisostomo).
In seconda istanza, il corso prenderà in esame il libro di Giobbe. La lettura di questo testo, il più filosofico dell’Antico Testamento, comporta tutta una serie di domande, sempre attuali perché fanno parte di quel novero di domande senza tempo a cui l’uomo non è riuscito e forse non riuscirà mai a dare risposte definitive: è giusto che l’uomo retto subisca il male e che il malvagio goda del bene? Se c’è Dio, come spiegare la presenza del male e dell’ingiustizia? La voce di Giobbe diventa in tal senso emblematica, acquista un valore universale, anche perché Giobbe è un uomo comune: non è un israelita e non appartiene al popolo dell’Alleanza.
Già nel I secolo d.C., il racconto di Giobbe vanta una lunga storia alle spalle: dalla vicenda redazionale e dalla diffusione del libro biblico in ebraico, passando per la traduzione-interpretazione dei LXX, fino alla rilettura di carattere midrashico costituita dal Testamentum Iobi. Un ruolo di primo piano hanno poi esercitato l’esegesi cristiana antica (indiretta e diretta), le tradizioni letterarie arabe, le “sacre rappresentazioni” e alcuni testi medievali. Il corso si propone di tracciare la storia esegetica cristiana a questo libro, che ancora oggi suscita interrogativi sul problema di Dio, del male e della sofferenza.