Il Kitsch. Usato impropriamente come sinonimo di "cattivo gusto", il termine "kitsch" si riferisce a una delle più importanti categorie estetiche del secolo scorso. Il corso descrive la sua genesi e lo sviluppo storico nelle sue fasi principali.
a) Andrea Mecacci, Il kitsch, il Mulino 2014.
b) Andrea Mecacci, Il gusto e il suo doppio. Saggi sul kitsch, Mimesis 2021 (capitoli 1-4 e a scelta uno tra 5-8).
Un testo a scelta tra:
1) David Hume, La regola del gusto e altri saggi, Abscondita 2017 (i primi tre saggi: "La regola del gusto", "La delicatezza del gusto e la passione", "La tragedia");
2) Umberto Eco, Apocalittici e integrati, Bompiani 1997 o edizioni successive (le seguenti parti: "Cultura di massa e livelli di cultura", "La struttura del cattivo gusto").
Bibliografia per studenti non frequentanti:
a) Andrea Mecacci, Il kitsch, il Mulino 2014.
b) Andrea Mecacci, Il gusto e il suo doppio. Saggi sul kitsch, Mimesis 2021.
Un testo a scelta tra:
1) David Hume, La regola del gusto e altri saggi, Abscondita 2017 (i primi tre saggi: "La regola del gusto", "La delicatezza del gusto e la passione", "La tragedia");
2) Umberto Eco, Apocalittici e integrati, Bompiani 1997 o edizioni successive (le seguenti parti: "Cultura di massa e livelli di cultura", "La struttura del cattivo gusto").
La frequenza al corso è fortemente raccomandata. Gli studenti che scelgono di non frequentare sono comunque tenuti a contattare il docente.
Obiettivi Formativi
Conoscenza e capacità di comprensione: acquisizione di un appropriato quadro storico-critico delle principali teorie dell'estetica moderna dal Settecento alla contemporaneità.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate: acquisizione di un adeguato quadro critico relativo alle teorie estetiche e le sue possibili implicazioni operative; particolare attenzione al rapporto tra l'estetica e le discipline dello spettacolo attraverso l'acquisizione di una strumentazione bibliografica e documentale.
Autonomia di giudizio: acquisizione di capacità critico-analitiche di base nell'ambito dell’estetica.
Abilità comunicativa: familiarità con il lessico filosofico e gli strumenti bibliografici utili all'approfondimento delle tematiche dell'estetica contemporanea.
Capacità di apprendere: sviluppo delle capacità di elaborazione concettuale e di analisi critica.
Prerequisiti
Nessuno
Metodi Didattici
Lezioni frontali, con l'ausilio di slide e con particolare attenzione allo sviluppo di un'interazione dialogica
Altre Informazioni
Gli studenti diversamente abili o con DSA sono invitati a rivolgersi allo sportello "UNIFI include" per avere istruzioni che consentano loro di raggiungere gli obiettivi formativi nella modalità più adeguata alle specifiche esigenze. Le misure concordate dovranno essere tempestivamente condivise con il/la docente.
Per tutte le informazioni relative al corso vedere l'apposito pdf disponibile su moodle
Modalità di verifica apprendimento
L'esame si svolgerà in forma scritta (domande aperte). Il test mirerà a verificare l'acquisizione, da parte dello studente, delle nozioni basilari affrontate nel corso. La prova intende anche verificare lo sviluppo di competenze concettuali e critiche.
Gli studenti disabili o con DSA o temporaneamente impossibilitati per ragioni di salute a sostenere la prova d’esame nelle modalità previste sono invitati a rivolgersi allo sportello Unifi include per poter compiere nella maniera più soddisfacente un percorso formativo adeguato alle loro esigenze e per poter usufruire delle più idonee misure compensative/dispensative.
Tali misure dovranno poi essere condivise in tempi brevi con i docenti interessati.
Programma del corso
Titolo: Il Kitsch.
Usato impropriamente come sinonimo di "cattivo gusto", il termine "kitsch" si riferisce a una delle più importanti categorie estetiche del secolo scorso. Il corso descrive la sua genesi e lo sviluppo storico in tre fasi principali. Nella prima fase, che va dal 1900 alla metà del XX secolo, il kitsch è un problema etico, un male intrinseco al sistema dell'arte che ha generato veri e propri modelli di comportamento. La seconda fase coincide con l'avvento della cultura di massa, in cui il kitsch è una caratteristica delle esperienze sempre più condivise di consumo culturale. Nella fase finale, il linguaggio del kitsch si sovrappone alla definizione stessa di postmodernità e alle pratiche ibride dell'arte contemporanea, compresi camp e trash.