Il corso affronta il rapporto del mondo ispanico con le tre culture presenti in Spagna e in Ispanoamerica da secoli: quella musulmana, quella ebraica e quella cristiana. Verranno analizzate opere di due autori di origine araba, un narratore e una poetessa, entrambi colombiani; due ebrei, un poeta cileno e una narratrice e saggista messicana; e due autori cristiani, un poeta nicaraguense e un narratore colombiano.
Bibliografia
Testi specifici sul tema
Américo Castro, España en su historia: cristianos, moros y judíos, Crítica, Barcelona, 2001.
Camilo José Cela, Judíos, moros y cristianos (1956), Austral, Buenos Aires, 2011
Singole opere da studiare a lezione
Ebrei:
David Rosenmann-Taub, Il Plinto, a cura di M. Canfield, trad. e note di S. Tedeschi, prefazione di V. Magrelli, Le Lettere, Firenze, 2016.
Margo Glantz, Las genealogías, Alfaguara, México, 2013.
[El rastro, Anagrama, Barcelona, 2002; trad. it. di Michela Finazzi Parolo La vita è una ferita assurda, a cura di Francesca Lazzarato e Roberta Mazzanti, Giunti, Firenze, 2007.]
Arabi:
Luis Fayad, La caída de los puntos cardinales, Seix Barral/Planeta, Bogotá, 2000.
(Per la traduzione – in corso di stampa – sarà disponibile una dispensa)
Meira Delmar, Poesia (antologia poetica con testo a fronte), introduzione di Javier Arango Ferrer, trad. di Mario Vitale, Maia, Siena, 1962.
Cristiani:
Ernesto Cardenal, Nicaragua mondo universo. Antologia poetica, a cura di M. Canfield e A. Ciabatti, Le Lettere, Firenze, 2009.
Germán Espinosa, El signo del pez, Punto de Lectura, Bogotá, 1987.
(Per la traduzione – in corso di stampa – sarà disponibile una dispensa)
Obiettivi Formativi
I discenti dovranno saper analizzare e comprendere il complesso tessuto multiculturale presente in Spagna e in Ispanoamerica
Prerequisiti
Nessuno
Metodi Didattici
Lezioni frontali e seminariali
Modalità di verifica apprendimento
Esame orale
Programma del corso
Ispanoamerica, terra delle tre culture: judíos, moros e cristianos
(12 cfu, divisibile in metà programma per 6 cfu)
Il corso affronta il rapporto del mondo ispanico con le tre culture presenti in Spagna da secoli: quella musulmana, quella ebraica e quella cristiana, e poi in Ispanoamerica, prima in seguito all’espulsione degli ebrei dopo la riconquista di Granada nel 1492 e la conseguente sconfitta degli arabi ad opera dei Re Cattolici; e poi a conseguenza dei pogrom avvenuti nel corso della storia russa (soprattutto nel quarantennio 1881-1921) e delle guerre in Europa, in particolare la Seconda Guerra Mondiale e la politica del nazi-fascismo. Verranno analizzate opere di due autori di origine araba, un narratore e una poetessa, entrambi colombiani; due ebrei, un poeta cileno e una narratrice e saggista messicana; e due autori cristiani, un poeta nicaraguense e un narratore colombiano.
Il corso completo vale 12 cfu. Gli studenti che vorranno fare un esame di soli 6 cfu potranno concordare con il docente una riduzione dello stesso programma a 3 autori.
Bibliografia
Testi specifici sul tema
Américo Castro, España en su historia: cristianos, moros y judíos, Crítica, Barcelona, 2001.
Camilo José Cela, Judíos, moros y cristianos (1956), Austral, Buenos Aires, 2011
Singole opere da studiare a lezione
Ebrei:
David Rosenmann-Taub, Il Plinto, a cura di M. Canfield, trad. e note di S. Tedeschi, prefazione di V. Magrelli, Le Lettere, Firenze, 2016.
Margo Glantz, Las genealogías, Alfaguara, México, 2013.
[El rastro, Anagrama, Barcelona, 2002; trad. it. di Michela Finazzi Parolo La vita è una ferita assurda, a cura di Francesca Lazzarato e Roberta Mazzanti, Giunti, Firenze, 2007.]
Arabi:
Luis Fayad, La caída de los puntos cardinales, Seix Barral/Planeta, Bogotá, 2000.
(Per la traduzione – in corso di stampa – sarà disponibile una dispensa)
Meira Delmar, Poesia (antologia poetica con testo a fronte), introduzione di Javier Arango Ferrer, trad. di Mario Vitale, Maia, Siena, 1962.
Cristiani:
Ernesto Cardenal, Nicaragua mondo universo. Antologia poetica, a cura di M. Canfield e A. Ciabatti, Le Lettere, Firenze, 2009.
Germán Espinosa, El signo del pez, Punto de Lectura, Bogotá, 1987.
(Per la traduzione – in corso di stampa – sarà disponibile una dispensa)